Sono cinquanta i profughi ucraini giunti finora ad Orvieto. Molti di loro sono arrivati per i ricongiungimenti familiari con i parenti che già vivono e lavorano in città. "Abbiamo due mediatrici culturali che intrattengono i contatti con i cittadini provenienti dalle zone di guerra e con la comunità ucraina presente sul territorio-dice l’assessore alla protezione civile Carlo Moscatelli-personalmente ho accompagnato al centro operativo regionale di Foligno un convoglio di aiuti umanitari, medicinali e presidi di pronta assistenza per i profughi, raccolti dalla protezione civile del territorio che ha fatto un grandissimo lavoro di raccolta insieme con altre associazioni che hanno selezionato le donazioni. La raccolta sta proseguendo". Ad Orvieto con la protezione civile, è stato allestito un punto di prima accoglienza a Orvieto scale nella ex scuola media dove viene effettuato il primo controllo sanitario con il tampone molecolare, poi avviene la destinazione nelle famiglie ospitanti o lo smistamento nei centri di accoglienza, messi a disposizione dalla Caritas diocesana, di Castelgiorgio e Tordimonte. Il numero dei profughi arrivati ad Orvieto è cresciuto di una ventina di persone nel giro di pochi giorni. Nel corso della prima settimana di guerra, si contavano 33 ucraini in fuga, ma si attendono altri arrivi nei prossimi giorni sempre sotto forma di ricongiungimenti familiari.
CronacaAd Orvieto sono già cinquanta i profughi ucraini