"Accordo con la Regione per tutelare la Sanità"

Il comandante Alberto Reda: "L’obiettivo è evitare malversazioni e sprechi nelle spese di questo settore"

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PERUGIA – "La spesa sanitaria è una delle voci più importante tra le uscite che ogni Regione deve sostenere a favore dei propri cittadini. Per questo, stiamo per siglare con la Regione Umbria una nuova ’intesa per evidenziare insieme a loro eventuali elementi di rischio per evitare malversazioni e sprechi nelle spese destinate a questo settore compresa la spesa farmaceutica". Il comandante regionale della Guardia di finanza, generale Alberto Reda lo ha anticipato nel suo discorso in occasione della cerimonia per il 248esimo anniversario di fondazione delle fiamme gialle. Al protocollo manca solo la firma delle parti per entrare in funzione. I controlli incrociati, nelle intenzioni, permetteranno di vegliare in particolare sulle prescrizioni dei medici come sugli acquisti delle forniture tra i tanti aspetti che la razionalizzazione dei costi e la gestione di una macchina complessa come quella della sanità pubblica richiede. Spesa pubblica, in generale, che è sempre l’osservata speciale della Guardia di finanza. Con oltre 1.100 interventi svolti dai reparti del comando regionale: dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono circa 550 deleghe d’indagine concluse per la magistratura ordinaria e quella contabile, un danno ipotizzato di circa 13 milioni di euro, a carico di 91 soggetti. Nell’ambito di questo tipo di indagini , che hanno riguardato anche i destinatari del reddito di cittadinanza che hanno ottenuto il bonus pur non avendone diritto, sono stati sequestrati 2,3 milioni di euro. Per quasi il doppio, 5,1 milioni, è stata avanzata richiesta di sequestro. Il sostegno alle pubbliche amministrazioni si è fatto stringente con la crisi sanitaria Covid: 24mila controlli specifici sul rispetto delle norme anticovid (sanzionati amministrativamente oltre 100 soggetti, denunciati in 16). L’altro fronte di impegno: tutela dei consumatori da frodi e commercializzazione di prodotti e presìdi non a norma. In questo contesto, sequestrate oltre 2,1 milioni di mascherine.