Cinque ore di intervento per un'ernia recidiva: salvato bambino di 18 mesi

Ora il piccolo, operato dall'equipe di Chirurgia pediatrica dell'ospedale di Perugia, è a casa, sta bene e si rialimenta senza difficoltà

Lo staff di Chirurgia pediatrica

Lo staff di Chirurgia pediatrica

Perugia, 4 maggio 2024 -  L'equipe di Chirurgia pediatrica dell'ospedale di Perugia ha salvato un bimbo di 18 mesi, grazie ad un intervento complesso, durato 5 ore, eseguito alla perfezione. E’ quello effettuato nei giorni scorsi al Santa Maria della Misericordia dallo staff diretto dal dottor Marco Prestipino sul piccolo paziente affetto da un’ernia diaframmatica recidiva.

Il bambino era stato operato alla nascita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e i controlli post-operatori erano apparentemente nella norma ma nei primi giorni di aprile il piccolo lamentava dolori addominali e vomito e quindi, dopo gli accertamenti radiologici e la stabilizzazione, è stato sottoposto all'operazione in emergenza al nosocomio perugino.

"La recidiva dell’ernia dell’intestino nel torace è un evento molto raro – sottolinea il dottor Prestipino, chirurgo pediatrico che ha eseguito l’intervento – l’incidenza stimata dell’ernia diaframmatica è di 1- 4 neonati su 10mila nuovi nati e una recidiva è inconsueta sui bambini non più neonati. L’ernia diaframmatica (detta ernia di Bochdalek) è una condizione in cui parte del contenuto addominale fuoriesce attraverso un difetto nel diaframma e si sposta nella cavità toracica. Questo può causare disturbi respiratori e altre complicazioni. Di solito si verifica a sinistra e può comprimere il polmone destro, riducendone la crescita e la funzione".

"Nel neonato - continua Prestipino -  l’intervento chirurgico è necessario per riposizionare l’intestino nell’addome e per correggere il difetto diaframmatico. In questo caso si è presentata una recidiva alla età di 18 mesi che ha presentato importanti complicanze da affrontare come la difficoltà di accesso chirurgico causata dalle aderenze del precedente intervento, la lacerazione del diaframma che è stato ricostruito e l’infarto ischemico dell’intestino erniato con presenza di una perforazione".

L’operazione, come evidenzia il chirurgo, è riuscita al meglio "grazie al lavoro di equipe con i chirurghi pediatrici, dottor Berardino Melissa e dottoressa Ester Ricci, che insieme a me hanno affrontato questo complesso e lungo intervento della durata di cinque ore, e al supporto determinante degli anestesisti e infermieri di sala operatoria. Ora il bimbo è in buone condizioni al proprio domicilio e si rialimenta regolarmente senza difficoltà". Il decorso post- intervento del piccolo paziente è stato seguito dalla Terapia intensiva neonatologica diretta dalla dottoressa Stefania Troiani.