MotoGp, vince Bezzecchi. Le pagelle

In Argentina Bagnaia cade a otto giri dalla conclusione

Marco Bezzecchi vince in Argentina

Marco Bezzecchi vince in Argentina

In Argentina vince Marco Bezzecchi, davanti a Zarco e Alex Marquez. Bagnaia cade a otto giri dalla fine. Che botta. Meno male che nel diluvio spunta Bezzecchi che stravince e inizia a mettersi in fila per le candidature al Mondiale. Le pagelle della gara di MotoGp.

Marco Bezzecchi, 10. Sapeva di poter vincere una delle prime gare del Mondiale. E lo ha fatto alla seconda occasione con una gara da scienziato. Fugge subito dal caos e dagli scarichi dei rivali. La sua gara è stata un’opera d’arte.

Alex Marquez, 8,5. Attento e bravo a gestire una gara che aveva la pioggia come variabile rischiosissima. Mossa intelligente quella di Alex. Che duello con Pecco.

Johann Zarco, 8,5. L’esperienza del nonno della MotogGp porta il francese su un podio storico. Corre ’nascosto’, sembra evitare le battaglie più rischiose e alla fine ottiene sempre tanto. Anzi tutto, perché il secondo posto argentino è un risultato straordinario..

Franco Morbidelli, 8. Un segnalone positivo, quello che il Morbido ha mandato durante tutto il weekend. Incrociamo le dita: forse il peggio è davvero passato? Meritava il podio, ma Zarco non perdona.

Fabio Di Giannantonio, 6.5. Cerca di portarsi più in alto possibile. Coraggioso e a tratti spavaldo. Fa a sportellate con Miller e Marini.

Maverick Vinales, 5. Rimane impantanato nel gruppone e non ne esce. L’Aprilia nella pioggia non funziona come avrebbe dovuto e Vinales torna a soffrire.

Luca Marini, 5. Si fa risucchiare, perde subito, al semaforo verde, troppe posizioni e non le risale. Ci vorrebbe un pizzico di coraggio in più in certe situazioni.

Aleix Espargaro, 4,5. Va tutto nella direzione opposta rispetto alle prospettive del week end sudamericano. Lo immaginavamo cattivo e prepotente. Macchè.

Francesco Bagnaia, 4,5. Si rovina la giornata, dopo che stava costruendo un capolavoro. Spinge più del dovuto e la Desmo gli va via. L’errore personale lo paga a carissimo prezzo e in casa Ducati ci si mette le mani nei capelli.