La festa di Luce! Francesca Michielin sul palco, musica e parole che incantano

L'ospite d'onore e la performance al pianoforte

Firenze, 30 novembre 2021 - Un medley delle sue migliori canzoni: così Francesca Michielin si è presentata sul palco di Luce!. E' lei l'ospite musicale d'onore della serata del Teatro della Pergola. Tra le altre, Francesca Michielin parte con "Nessun grado di separazione", uno dei suoi grandi successi. Nel suo dialogo con Agnese Pini Francesca Michielin si racconta.

"Ci hai mostrato - dice Agnese Pini - come si possa fare arte col cuore". "Quando ho fatto Sanremo per la prima volta - dice la Michielin - avevo 20 anni e cercavo un brano che mi raccontasse in maniera trasversale. Volevo che fosse una sorta di carta d'identità musicale questa canzone, che ho scritto con diversi autori. Con 'Nessun grado di separazione' volevo dire che sono pronta a uscire dalle mie fragilità, consapevole che sono anche una forza e mi rendono così in questo periodo storico, in cui ci vogliono aggressivi e prestanti. Io non mi sento così. E' un processo che ho iniziato anni fa". 

Il vero desiderio dei giovani è essere come gli altri. Come si supera questo scoglio? Come si diventa unici? "Questa cosa del voler essere diverso è abbastanza normale durante la pre adolescenza. Io penso che si dovrebbe provare a fare un cambio di prospettiva, normalizzando come ognuno di noi è, le nostre abitudini, quello che ci piace. Faccio volontariato e mi sono resa conto come il lessico sia cambiato perché cambiava la mia prospettiva crescendo. Prima la mia prospettiva era tolleranza, poi integrazione e poi inclusione. Poi ho capito che erano tutti termini che non volevo usare, devo accettare che vivo in una moltitudine complessa di persone e ognuna di loro è così com'è". 

Fare musica è, per Francesca Michielin, "una grande opportunità. Spesso agli artisti è chiesto di fare i politici ma credo che i politici dovrebbero fare il loro lavoro e che noi dovremmo essere lasciati in pace". 

E i social sono "belli ma anche pericolosi. E' giusto usarli per partecipare ai dibattiti ma bisogna sempre ricordarsi di essere educati e rispettosi". Si parla poi di empatia: "Quando c'è una polemica - dice Francesca Michielin - spesso leggo frasi tipo 'gli uomini non possono parlare di certe cose perché non sono donne'. Il problema è che non ci fidiamo più gli uni degli altri e non possiamo neanche concepire che qualcuno abbia empatia per qualcuno che non conosce. Le persone pensano che una lotta la debba condurre solo chi è coinvolto in quella cosa. E invece le lotte vere sono quelle in cui anche chi non è toccato dalla cosa collabora". 

Francesca Michielin esegue poi "Femme", una canzone che per la prima volta esegue unicamente al pianoforte.