
Marco Bruciati, regista del docufilm e direttore artistico nel 2023
di Greta Ercolano
Spesso si parla di memoria, ma lo si fa pensando sempre ai grandi eventi della storia dimenticandosi invece di tutto quello che va a costituire per esempio l’identità di una città. Ecco, almeno per quanto riguarda la storia recente Effetto Venezia rappresenta ormai un tassello centrale della memoria livornese, tuttavia nessuno si è mai preoccupato di raccontare le origini e la storia dell’iconica kermesse estiva che quest’anno compie 40 anni. Eppure qualcuno invece c’è, proprio per celebrare questo importante compleanno l’Amministrazione e Fondazione Lem hanno deciso di affidare a Marco Bruciati, regista nonchè direttore artistico dell’edizione 2023 di Effetto Venezia, la realizzazione di un docufilm attraverso il quale restituire ai cittadini un pezzo della loro storia. Una pellicola che può essere paragonata ad un regalo alla città e alla sua tradizione, una celebrazione della rassegna estiva e, in generale, di uno spaccato di vita di Livorno. Ed è lo stesso regista che ha cercato di trasmettere tutte le emozioni e imprimerle nel docufilm.
"Il progetto nasce nel 2023, quando ero direttore artistico di Effetto Venezia, una volta terminato l’incarico l’Amministrazione mi ha dato lo stimolo per creare qualcosa inerente agli imminenti 40 anni della kermesse".
Il docufilm che verrà proiettato durante tutte le sere di Effetto Venezia tuttavia non comprende tutti i 40 anni della kermesse...
"No, inizialmente ci siamo concentrati sui primi 15-20 anni di Effetto Venezia, sulle suo origini, è stato un lavoro che ci ha richiesto molto tempo, circa un anno e mezzo in quanto all’epoca ovviamente i mezzi che avevano a disposizione non sono gli stessi di oggi, per questo devo ringraziare i tanti privati che hanno collaborato mettendoci a disposizione i loro filmati, primo fra tutti Marco Bocci".
Come sono state montate tutte le testimonianze raccolte?
"Ai Vhs che siamo riusciti a trovare abbiamo affiancato alcune interviste fatte a coloro che in quegli anni erano in prima fila nell’organizzazione della kermesse, abbiamo poi deciso di intervistare anche gli abitanti del quartiere che più di chiunque altro respirano a pieno l’atmosfera di Effetto Venezia. Al quartiere abbiamo poi deciso di dedicare un’apposita sezione del film, all’interno del quale raccontiamo la sua storia attraverso le interviste fatte agli architetti che si sono occupati dei lavori di restaurazione del 75’".
A cosa vi siete ispirati invece per la scelta del titolo?
"Si tratta di un riferimento a quello che è riconosciuto da tutti come uno degli spettacoli più significativi dell’intera kermesse. Si tratta dello spettacolo intitolato appunto “Un sogno di acqua e di fuoco“ che gli Hells Commedians portarono in scena nel 96’, uno spettacolo che ha segnato una svolta decisiva per Effetto Venezia".