Tanta ambizione e più equilibrio Così Italiano punta verso i piani alti

L’allenatore ha confermato l’impianto aggressivo del gioco, ma con protezioni per evitare le ripartenze. Un’estate ideale anche per i tempi rispettati dal club in fase di mercato: rinforzi presenti già a Moena

di Angelo Giorgetti

E’ l’anno della consapevolezza dopo la vertiginosa crescita del Pil viola – 22 punti in più in classifica – che hanno consolidato la già frizzante fama del giovane Italiano. L’allenatore ha appena rinnovato il contratto e si prepara a raccogliere ulteriori frutti dopo la rivoluzione tattica che nella scorsa stagione ha cambiato l’identità della Fiorentina, esaltandola e in alcune partite anche sottoponendola a rischi che hanno determinato 14 sconfitte.

Troppe – è stato questo l’unico vero cruccio di Italiano – e per questo da Moena sono entrate in gioco varianti difensive per non esporre sistematicamente la squadra alle ripartenze. L’aggressività e il rischio calcolato resteranno sempre alla base del gioco viola, ma nella stagione della conferma sarà necessario un ulteriore salto di qualità anche sul piano tattico. Più equilibrio e costanza di risultati, su tre fronti l’autostima dovrà essere una dote determinante per il gruppo viola.

La Fiorentina si prepara alla stagione dopo un’estate tranquilla e vissuta al pieno delle proprie possibilità: i tempi di mercato sono stati ideali (il ritiro di Moena è cominciato con i nuovi arrivi Jovic, Mandragora e Gollini, più Dodò in canna per motivi burocratici legati all’overbooking di giocatori extra comunitari) e il club ha dimostrato di aver capito benissimo l’importanza di questo test multiplo.

Perché davvero, Italiano ha un’ambizione che nemmeno volendo riuscirebbe a nascondere e il valore aggiunto è rappresentato da uno spogliatoio che lo segue. Detto questo, la Fiorentina dovrà aumentare considerevolmente la propria precisione al tiro, e qui veniamo alla vera incognita: se gli esterni di attacco dovranno aumentare considerevolmente la loro percentuale realizzativa, moltissime speranze sono legate al ritrovato istinto da bomber di Jovic, che in concorrenza con Cabral dovrà sostituire Vlahovic al centro dell’attacco e sfidarlo a distanza per conquistare un posto in prima fila nella Serbia ai mondiali.

Ci sono tutti i presupposti per trovare un gruppo motivato, non potendo fra l’altro alcun giocatore sfuggire al pressing tarantolato di Italiano: uno che motiva anche durante il sonno, come i corsi di inglese ascoltati in fase rem.

Italiano viene dunque considerato una garanzia e all’interno dello spogliatoio si sa bene che nessuno avrà il posto fisso per meriti acquisiti; sarà perciò interessante anche seguire la sfida in porta fra Terracciano e Gollini, che saranno misurati anche per la loro capacità tecnica con i piedi.

Il più completo di loro due diventerà titolare, ammesso che Italiano non intenda poi puntare sulla discontinuità (come in parte gli successe a Spezia) puntando di volta in volta sul portiere che dà maggiore affidabilità in base anche alla sua condizione mentale.

Chiusura su Dodò, un altro che intriga parecchio. Il suo contributo offensivo sulla fascia potrebbe esaltare, sempre però all’interno del famoso equilibrio che Italiano sta cercando di costruire da Moena attraverso meccanismi di protezione per sbilanciare meno la squadra.