Lorenzetti, esperienza per vincere: "Allenarsi bene e lasciare il segno"

Il coach: "Dovremo utilizzare cautela, evitare rischi di sovraffaticamento. Voglio una grande carica agonistica"

Lorenzetti, esperienza per vincere: "Allenarsi bene e lasciare il segno"

Lorenzetti, esperienza per vincere: "Allenarsi bene e lasciare il segno"

L’uomo giusto al posto giusto. Dopo aver incassato cocenti delusioni negli ultimi anni, i block-devils sono ripartiti a programmare la nuova annata agonistica con la inevitabile speranza che stavolta possa essere stata fatta la scelta migliore. Quando si parla di allenatori, non si può non pensare ai risultati da raggiungere, e certamente in un club come quello bianconero dove le ambizioni sono elevate, la guida tecnica deve puntare ai successi.

Le spalle le ha solide coach Angelo Lorenzetti che di esperienza ne ha da vendere, di trofei ne ha conquistati diversi, ed è anche consapevole di cosa lo attende: "Mi trovo molto bene al palazzetto, dove vivo gran parte del tempo, l’ambiente in generale è costituito da persone alla mano, i rapporti si vivono con semplicità e nella cultura generale di adesso è un termine sottovalutato ma che invece è enorme. L’inizio è sempre magico, specialmente se inizi un percorso nuovo come ho fatto io cambiando club. Certamente i risultati che otterremo dipenderanno da noi, da come lavoreremo in palestra, da come ci parleremo e da come staremo insieme".

Le idee le ha chiare il tecnico fanese. "In queste prossime settimane bisognerà bilanciare l’entusiasmo dei ragazzi che si stanno allenando con noi da agosto con la stanchezza, anche mentale, dei giocatori che provengono dagli impegni in nazionale. Dobbiamo capire bene quali sono i passi da fare e per questo da alcuni giorni ne stiamo parlando insieme ai miei collaboratori. Dovremo utilizzare cautela perché i rischi di sovraffaticamento possono essere presenti. La prima conoscenza l’abbiamo fatta, non ci resta che lavorare con organico al completo. Nei primi due mesi i ragazzi del settore giovanile ci hanno consentito di poter svolgere un determinato lavoro, per questo al termine della loro esperienza abbiamo voluto sottolineare il loro bel contributo, aumentando il senso di appartenenza alla società sportiva. Abbiamo regalato loro un libro di fiabe, uno scrittore ha detto i ragazzi sanno che non esistono i draghi ma le fiabe insegnano ai ragazzi ad ucciderli, a volte sono quelli che abbiamo dentro di noi e dobbiamo essere capaci di debellarli".

Il pensiero sulla stagione non prescinde dall’atteggiamento personale. "Nelle prime partite del campionato forse non avremo una grande continuità di gioco, ma dovranno avere una grande carica agonistica, i punti in classifica sono subito importanti. Fare le coppe europee aiuta perché ti impone di stare molto concentrato e ti dà l’opportunità di giocare spesso, anche se la competizione è molto dispendiosa a livello energetico. Non bisogna pensare che allenarsi di più è meglio, bisogna allenarsi bene, stare attenti ad ogni palla che si tocca in allenamento, le sedute tecniche non devono scorrere via ma devono sempre lasciare il segno".

Alberto Aglietti