Il potere delle parole: "La società che cambia e il linguaggio inclusivo per abbattere le barriere"

Domani la 18ª edizione del Forum Donne di Avis regionale Toscana "Confronto a più voci per sensibilizzare sulle tematiche di genere".

FIRENZE

“Parole - Femminile Plurale“ è il titolo della 18ª edizione del Forum Donne di Avis Regionale Toscana, in programma domani, 9 marzo, a Firenze. L’appuntamento è a Palazzo Strozzi Sacrati, ore 17.30, con un dibattito sul ruolo del linguaggio nella creazione di rapporti sociali più equi. Alla conversazione pubblica parteciperanno la sociolinguista Vera Gheno, il presidente del Gabinetto Viesseux, Riccardo Nencini e, in rappresentanza dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Anna Benedetto. Modera Guglielmo Vezzosi de La Nazione. La serata prosegue alle ore 21 al teatro Niccolini (in via Ricasoli 3) per lo spettacolo “Perfetta” di Geppi Cucciari. Ne parliamo con la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze.

Quale il significato dell’iniziativa di quest’anno?

"La sensibilizzazione sulle tematiche di genere non si improvvisa. Un forum donne giunto alla sua 18ª edizione denota un’attenzione strutturale di tutta l’associazione, il forum è diventato nel tempo un piccolo grande strumento di empowerment femminile e ha costituito un metodo di lavoro che anno dopo anno ha portato ad approfondire diverse tematiche. Al primo forum, fortemente voluto dal Presidente di allora, Luciano Franchi, ero una giovane volontaria, adesso sono la prima Presidente donna di Avis Toscana, ma senza un lavoro di squadra e senza tante persone, anche uomini, che ci hanno creduto non sarebbe stato possibile".

A che punto siamo in Toscana sul tema della parità di genere, secondo il vostro osservatorio di realtà profondamente radicata sul territorio?

"In Toscana possiamo contare su 180 sedi territoriali, un microcosmo della società toscana nella sua interezza. Il soffitto di cristallo è una realtà anche in Avis. Sicuramente negli anni sono cresciute le donne in ruoli chiave di gestione dell’associazione, ma se questo è più frequente a livello comunale, diventa più difficile man mano che si sale a livello provinciale e regionale. Sicuramente avere una presidenza e una direzione femminile – con Donata Marangio – come in questo momento in Avis Toscana può aiutare nel mettere in atto strategie e comportamenti più a misura di donna".

Alcune iniziative Avis rivolte alle donne e alle giovani donne.

"Sicuramente quando ci rivolgiamo a donatrici e volontarie cerchiamo sempre di mettere in atto processi comunicativi adatti alle nostre interlocutrici. Per esempio abbiamo molto investito sulla donazione di plasma, che per le sue caratteristiche ben si sposa a essere una donazione al femminile".

I numeri vi danno ragione e attestano grande attenzione da parte femminile verso Avis.

"Mettiamo in atto un monitoraggio continuo dei dati con attenzione al genere sia a livello di volontarie e dirigenti nell’associazione, che a livello di donatrici. I dati sui nuovi donatori sono confortanti, oltre la metà è donna e le ragazze sono più numerose proprio nelle classi di età più giovani (18-25 anni). Un dato che ci lascia ben sperare nell’ottica del porre in essere strumenti di contatto e di comunicazione efficaci. Ma poi resta altro lavoro da fare. Siamo bravi ad attrarre le ragazze, ma dobbiamo migliorare ulteriormente nella fidelizzazione. In una recente ricerca portata avanti insieme all’Università di Pisa è infatti emerso che le giovani donne sono anche quelle che più facilmente smettono di donare dopo poche donazioni".