
Indagano i carabinieri
Montelupo Fiorentino, 28 aprile 2024 – Sembrava una mattina come tante: la passeggiata abituale verso il parco per arrivare in centro, svolgere qualche commissione, fermarsi al mercato e tornare a casa. Una mattina che si è trasformata in un incubo per Xhemalije Alushi, per tutti ’Gemma’, originaria dell’Albania e residente a Montelupo Fiorentino da quasi 30 anni ormai. Una signora in gamba che, senza patente, spesso si muove a piedi per il paese. Qualcuno ieri l’ha seguita, l’ha aggredita alle spalle nel tentativo di strapparle la borsetta, l’ha fatta cadere a terra e l’ha lasciata lì. Spaventata, inerme, sola e frastornata.
A raccontare dello scippo violento, avvenuto intorno alle 10 di ieri, ai danni della madre sessantottenne è Suada Begoviq. "Ho saputo dell’aggressione quando sono rientrata a casa dal lavoro. È stata mia madre a confidarmi cosa le fosse successo, ripercorrendo a fatica quei brutti momenti". È un percorso non impegnativo quello che la signora Xhemalije, che vive con la nipote, è solita fare: partendo dalla zona della scuola Margherita Hack, in una ventina di minuti supera l’ex Opg, affianca il parco urbano dell’Ambrogiana e raggiunge il viale Umberto I per arrivare in via Caverni. Ma all’ufficio postale, ieri, la donna non ci è mai arrivata. "Un uomo alto, con indosso una felpa e un cappuccio, l’ha aggredita da dietro puntando alla sua borsa. La mamma – racconta la figlia, sconvolta per quanto accaduto – non voleva mollare la presa, opponeva resistenza. Poi è caduta". I ricordi sono confusi, dolorosi, vaghi. In quel momento probabilmente sbattendo la testa sull’asfalto, la signora Alushi ha un mancamento. È debole, perde la lucidità.
"Stando a quanto ci ha raccontato provando a ricordare – prosegue Suada Begoviq – quando è a terra il suo aggressore le sferra pure un calcio prima di darsi alla fuga". Una fuga con bottino: nella borsetta la donna aveva con sé il telefonino (che continua a squillare a vuoto per tutto il giorno), i documenti, le chiavi di casa e i contanti (circa 400 euro) che le sarebbero serviti per pagare le bollette. "Sarebbe dovuta andare alla posta e non è la prima volta. Cammina abitualmente perché non guida e questo percorso lo fa spesso anche di sera. Le dico sempre che è pericoloso, abbiamo anche discusso di recente perché ero preoccupata per lei".
Ma certo i familiari non immaginavano tanto. Una ferocia che non ci si aspetta. Dopo esser stata gettata a terra, la donna non ha la forza di rialzarsi. Non c’è nessuno intorno; forse per la pioggia, perché il parco non è frequentato a quell’ora se non da chi fa jogging o porta a spasso il cane. Non c’è anima viva che possa soccorrerla. "Credo che abbia perso i sensi per una decina di minuti. Purtroppo nessuno è intervenuto". La vittima però reagisce da sola, prende coraggio e riesce a rialzarsi. Il primo pensiero? Seguire la direzione imboccata dall’assalitore nel tentativo di recuperare la refurtiva. Ma sono già passati troppi minuti e così, raccolte le ultime energie, si incammina con determinazione in Caserma a Montelupo per sporgere denuncia e raccontare tutto ai carabinieri. È tornata a casa scioccata, Xhemalije, spaventata. "Ha dolori alla schiena, ma ha timore di andare al pronto soccorso dopo questo choc. Preferisce riposare e non pensare più a questa terribile esperienza, che comunque poteva finire in modo peggiore".