
La sindaca Simona Rossetti durante il sopralluogo con l’assessora regionale Monia Monni dopo l’alluvione del 2023 (foto archivio Gasperini)
Il progetto di fattibilità tecnico-economica per il rifacimento del ponte di Masino dovrebbe essere pronto entro l’anno, nella migliore delle ipotesi. Ed è stata confermata l’intenzione di intervenire con la realizzazione di due casse d’espansione (da realizzare però nel territorio di Vinci) secondo una delle ipotesi proposte dal Genio Civile. È quanto emerso in occasione della seduta aperta del consiglio comunale svoltasi lo scorso martedì al circolo di Stabbia, per fare il punto sulle operazioni effettuate e su quelle da effettuare in termini di riduzione del rischio idrogeologico. Circa un centinaio i cittadini che hanno assistito alla seduta, iniziata con oltre venti minuti di ritardo rispetto alle 21.15 annunciate e che si è protratta fino quasi alle 2. Durante il consiglio, è stata letta una relazione inviata dal Genio Civile (risalente allo scorso agosto) che suggeriva alcune opere di mitigazione del rischio idraulico come le casse d’espansione sul Vincio e sul Vinciarello (oltre all’intervento sul ponte di Masino) e un’operazione volta a far sì che una parte del Vincio possa sfociare nel Padule. Potenziali operazioni per evitare nuovi allagamenti a Stabbia, martoriata dalle precipitazioni dell’ultimo anno e mezzo (iniziando dall’alluvione del novembre 2023). L’amministrazione ha confermato la volontà di realizzare le due casse, ma ha posto l’accento sulla carenza di risorse, attaccando indirettamente il governo Meloni e facendo presente in ogni caso come si tratti di un’operazione da effettuare anche con il supporto di Regione e Consorzio di Bonifica. La sindaca Simona Rossetti ha ricordato il recente intervento da 90mila euro in via dell’Acquerata (una delle strade allagatesi con le piogge di fine estate) che ha portato alla riasfaltatura di quasi trecento metri di carreggiata e alla sistemazione di parte del vicino fosso.
Pur nell’ambito di un confronto svoltosi senza momenti di particolare tensione, le polemiche non sono mancate. "Questo consiglio ha messo davanti a tutti la verità: la sindaca ha promesso tanto, ma non ha ancora fatto nulla. La competenza è del Genio Civile, della Regione, che ha sì portato idee ma fin qui nessun progetto concreto – ha commentato Gabriel Cordero, capogruppo di L’è Tutto da Rifare – e reputo che l’apporto del Consorzio di Bonifica e di Acque Spa sia stato marginale, nel corso del consiglio. I cittadini, stanchi, a una cert’ora se ne sono andati, forse sentendosi anche presi in giro. Basta parole, adesso servono i fatti".
Giovanni Fiorentino