L’attesa è finita, si apre il Festival La robotica protagonista nella città della scienza

L’attesa è finita,   si apre il Festival   La robotica protagonista  nella città della scienza

L’attesa è finita, si apre il Festival La robotica protagonista nella città della scienza

di Mauro Ferrari*

L’attesa è finita, esordisce spesso così un noto giornalista sportivo quando inizia la cronaca di un incontro calcistico di cartello che ha creato molta aspettativa. L’attesa è finita, ma comincia l’ansia di conoscere come i destinatari di questa iniziativa la accoglieranno e la valuteranno. L’idea di proporre una terza edizione del Festival della Robotica, dopo quelle di successo del 2017 e del 2018, pensate e realizzate dal Professor Franco Mosca, si è materializzata 8 mesi fa, quando da Presidente della Fondazione Tech Care, ho avuto la certezza del sostegno economico e morale di alcune istituzioni politiche, culturali, scientifiche e di beneficienza della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Pisa.

La traccia già esisteva, ed era quella delle precedenti edizioni e noi organizzatori l’abbiamo sviluppata secondo tre direttrici: aree tematiche distinte, pur con ampie aree di sovrapposizione, in modo che andassero a intercettare questioni sottese a tutte le aree, ma viste da angolazioni diverse; finalità divulgativa, in modo che fosse possibile per tutti avvicinarsi ai temi trattati, sviluppati come seminari o talk show, oppure sotto forma di esposizioni, spesso di tipo interattivo; espansione sul territorio circostante la città di Pisa, che si è concretizzata con le due anticipazioni di San Giuliano Terme, presso Agrifiera (ovviamente sul tema Robotica e Agricoltura) e a Volterra, come omaggio alla capitale toscana della Cultura nel 2022.

Trovare esperti, ovvero donne e uomini di scienza, competenti di robotica e di intelligenza artificiale, declinate in vari ambiti, non è stato particolarmente difficile. Pisa, città di dimensioni medio piccole, molto ricca di istituzioni di didattica e di ricerca (cito Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e l’Area della Ricerca del CNR) e di un grande Ospedale, produce talenti e – sebbene se non tante quante ne potrebbero nascere - anche collaborazioni di alto profilo. In qualche altro ambito, come il cinema o la robotica educativa, abbiamo cercato competenze anche al di fuori di Pisa. Tutti hanno aderito con entusiasmo. Per molti di loro abituati ad aule didattiche o convegni scientifici, la sfida è stata quella di adattare la loro comunicazione a un pubblico variegato, presumibilmente fatto da giovani e giovanissimi nativi digitali e amanti di tecnologie, ma anche da persone più anziane, meno familiari con i temi della robotica e dell’intelligenza artificiale. Inoltre, arduo anche rendere attrattivi i messaggi, mantenendo un difficile equilibrio tra comunicazione scientifica e spettacolo. Fallire in questo obbiettivo tradirebbe lo spirito del “Festival”, chiamato così, perché vogliamo che sia una festa popolare. Quindi, il Festival della Robotica sarà un evento scientifico, culturale, ma con l’abito della festa, sperabilmente anche divertente.

I grandi temi di fondo, quelli sull’utilizzo corretto delle tecnologie, sui loro limiti, piuttosto che sulla crescita che possono imprimere alla umanità, emergeranno in ogni ambito trattato e faranno scaturire molti stimoli di riflessione.

L’obbiettivo, soprattutto se avremo segnali di interesse verso questa edizione, potrà essere quello di proiettarci in futuro verso una dimensione regionale e di trattare anche temi diversi, magari tipici di altri territori regionali (ad esempio, l’ambito vitivinicolo, l’attività conciaria, la robotica marina).

Il programma digitale, che può essere consultato sul sito https:roboticafestival.it, si prefigge di mostrare alla cittadinanza lo stato dell’arte della Robotica (e dell’Intelligenza Artificiale) declinata nei temi dell’Agricoltura, del Cinema, dell’Arte e della Cultura, dell’Ingegneria, della Medicina, dell’Educazione scolastica, del Commercio, dell’Industria. È prevista una rassegna cinematografica che proporrà nei cinema cittadini (Lanteri, Odeon, Isola Verde) alcuni capolavori sui temi del Festival.

Il Festival si concluderà con uno spettacolo al Teatro Verdi, con la partecipazione di Paolo Conticini, che ne ha curato anche la direzione artistica, per la regia di Stefano Bini, dal titolo ‘Robot Sciò!’: uno spettacolo garbatamente esilarante che vuole interrogarsi sulla interazione ‘uomo –robot’. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficienza alla Fondazione Arpa, per perseguire i suoi scopi di utilità sociale.

Vorrei concludere con un invito a tutti quelli che, spero numerosi, visiteranno la Stazione Leopolda e gli Arsenali Repubblicani tra venerdì 19 e domenica 21 maggio, senza dimenticare di esprimere il proprio giudizio riempiendo un semplice questionario reperibile attraverso un qr-code nelle sedi del Festival.

Buon Festival della Robotica a tutte e a tutti!

*Coordinatore scientifico

del Festival della Robotica

e presidente della Fondazione Tech Care