I grandi progetti del Cai "Questi splendidi sentieri come luoghi di cultura"

Il presidente Alessandro Bacchioni: "Incontro, inclusione, benessere fisico. Ripartiamo da qui per ricostruire il tessuto sociale distrutto dalla pandemia".

I grandi progetti del Cai  "Questi splendidi sentieri  come luoghi di cultura"

I grandi progetti del Cai "Questi splendidi sentieri come luoghi di cultura"

Un crocevia di natura e sentieri spettacolare, in cui mare e montagna si guardano creando una cornice unica. In questa mescolanza di verde e blu, venata dal bianco delle Apuane in lontananza, fervono le attività del Cai della Spezia: un verbo usato non a caso, perché il Club Alpino Italiano nel Levante ligure abbraccia un caleidoscopio di ambiti ed è una fucina di idee pronte a concretizzarsi. Oltre alla sua mission tradizionale, fatta di sostegno all’alpinismo, conoscenza e studio delle montagne e difesa dell’ambiente, qui si va oltre, come spiega Alessandro Bacchioni, presidente da quattro anni.

"Dopo il Covid abbiamo voluto ripartire dai sentieri come luoghi di cultura, consapevolezza ambientale, incontro, inclusione, benessere fisico. La nostra idea è essere esempio di cittadinanza militante, un motore propulsivo importante per la ricostruzione di un tessuto sociale distrutto nella pandemia". Qualcosa di ben più profondo e strategico di un semplice programma di benessere e sport, che si realizza grazie a partnership vecchie e nuove. Il primo passo per rompere la cortina della pandemia è stato il libro “Percorsi ad anello – Camminare per conoscere”: un compendio di itinerari di difficoltà diverse fra costa, colli, monti e città, in cui ha ampio spazio anche la parte dedicata ai portatori di handicap. Non a caso, perché il Cai della sezione Spezzina è da anni in prima fila per abbattere le barriere e rendere i sentieri alla portata dei disabili, anche con la formazione di guide turistiche abilitate – corsi realizzati con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e a breve con quello di Montemarcello – e di rilevatori per sentieri adattati; ciliegina sulla torta, l’organizzazione del Festival nazionale dell’escursionismo adattato in programma il 9 e 10 settembre.

Salute e conoscenza in primo piano, per la promozione di stili di vita corretti dedicata a tutte le età, con le campagne in collaborazione con Lilt ed i progetti per il reinserimento dei reduci da malattia, ma anche tanta tutela ambientale, a partire dall’impegno per la conservazione dell’isola protetta del Tino. E naturalmente, sono innumerevoli le iniziative dedicate agli escursionisti: una carrellata di escursioni nel territorio, ma anche uscite fuori zona e corsi ad hoc, per goderedella natura e delle sue bellezze con il giusto bagaglio sulle spalle.

Chiara Tenca