I campioni del torneo "Scacco Matto", eccellenza che promuove sportività ed educazione

Competizione / Il punto della coordinatrice dell'Istituto Puccini, Elisabetta Mei: «Si tratta solo della punta dell'iceberg di un lavoro di tanti anni»

L'obiettivo del progetto è soprattutto e fondamentalmente quello educativo

L'obiettivo del progetto è soprattutto e fondamentalmente quello educativo

Elisabetta Mei, coordinatrice del progetto di scacchi della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Puccini”, che fa parte dell’Istituto comprensivo “Armando Sforzi” di Massarosa, ci ha raccontato lo sviluppo di questa disciplina nella zona. Ci ha tenuto a specificare di parlare anche a nome di Patrizia Francesconi, insegnante primaria della scuola Pascoli, del presidente del circolo scacchistico della Versilia con sede a Querceta, Andrea Cosci, e dell’associazione “Regine di scacchi”. Dottoressa Mei ci può spiegare come ha iniziato a diffondersi la pratica degli scacchi in Versilia? «Il trofeo è la punta dell’iceberg di tutto un lavoro che viene da lontano. Il nostro Istituto è stato un pioniere in Versilia sugli scacchi. Nel 2004-2005 alla scuola primaria Pascoli un’insegnante, Isabella Cipriani, fece un esperimento didattico portando gli scacchi in classe. Con la lungimiranza del maestro Armando Sforzi, a cui abbiamo intitolato l’Istituto, questa materia è diventata curricolare. Nella nostra scuola ogni settimana si fanno due ore di scacchi. Questo fa sì che i ragazzi si appassionino tanto e notiamo molti riscontri dal punto di vista didattico. Nel 2006, visto il successo che stavamo riscuotendo, abbiamo avviato una collaborazione con il circolo scacchistico della Versilia. L’ingegnere Lorenzo Ricci ha iniziato ad alzare il livello nelle lezioni e nel 2011, poi, c’è stato l’ennesimo salto di qualità. Venne organizzato, sempre da Armando Sforzi, il torneo “Scacco Matto”. Questo è diventato un punto di ritrovo di tutta la provincia e nel 2012 uno degli studenti della suola primaria in cui si praticavano gli scacchi, mi chiese del perché alle media non ci si giocasse. Per amore dei ragazzi decisi di organizzare, al di fuori dell’orario scolastico, altre iniziative riguardo gli scacchi. Il livello tecnico si è alzato moltissimo, grazie all’istruttore Carlo Menchetti. Nel 2016, per la prima volta, abbiamo deciso di partecipare alle competizioni della federazione scacchistica “Scacchi a Scuola”. Abbiamo scelto di partecipare all’edizione a squadre perché era importante creare una logica di gruppo. In questo tipo di formula, infatti, si vince sommando i punti di tutti arrivando così a rivelare i propri segreti ai compagni e a creare un gruppo. Noi avevamo aspettato ad organizzare le gare perché l’obiettivo è ludico ma non competitivo ma nonostante questo siamo arrivati secondi e, quindi, abbiamo partecipato alle competizioni nazionali a Sibari. Dopo tutto ciò venne creata dalle mamme l’associazione “Regine di scacchi”. In questo momento siamo campioni regionali per le medie e per la categoria maschile e femminile delle elementari». Sul proseguimento di questa bellissima storia e su tutti i progetti futuri? «Adesso noi siamo passati alla fase regionale di questa stagione e, l’ultimo sabato di maggio, avremo il torneo “Scacco Matto”. Quest’anno, dopo il Covid-19, “Regine di scacchi” ha deciso di richiamare i giovani, ex alunni, per aiutare le nuove leve in questa disciplina sia a scuola sia fuori scuola con un’opera di volontariato. Per tutte queste iniziative abbiamo sempre l’accordo con il Comune perché vengono organizzati dei sabati pomeriggio a Villa Gori. Grazie a questi alunni la disciplina degli scacchi è stata portata anche in tanti licei».