"Burlamacco incontra l'arte" nella cornice di Villa Paolina

Maschera / Il simbolo del Carnevale della città in mostra fino a maggio

lavori di maestri del Carnevale del passato

lavori di maestri del Carnevale del passato

Burlamacco non è solo una maschera: è un simbolo, un'icona, l'essenza stessa di Viareggio e del suo amato Carnevale. Questa figura distintiva è nata dalla creatività dell'artista futurista Uberto Bonetti e, fin dalla sua prima apparizione sul manifesto del Carnevale del 1931, ha sviluppato un rapporto simbiotico con la città e la sua genuina essenza. Bonetti, all'età di soli 21 anni, ha creato una sintesi degli elementi più riconoscibili e interessanti delle tradizionali maschere della Commedia dell'Arte. Ha fuso e racchiuso gli scacchi di Arlecchino, il nero mantello del Dottor Balanzone, il pon-pon di Pierrot, il cappello di Rugantino e la gorgiera di Capitan Spaventa nei tratti essenziali e dinamici di una grafica d'avanguardia. Il risultato è stato un personaggio di immediato successo, destinato a rendere riconoscibile e unico il Carnevale viareggino nel mondo. Il percorso, tra suggestioni e malinconica allegria, riunisce più di ottanta autori che hanno raccontato Burlamacco attraverso strumenti e chiavi di lettura differenti e molteplici. Tele, elaborazioni, composizioni grafiche, sculture, collage, realizzazioni in cartapesta; forme varie per una stessa sostanza: l'indagine artistica attorno all'essenza di Burlamacco. La mostra comprende anche lavori di maestri del Carnevale del passato che hanno reso omaggio alla maschera, dimostrando che, nonostante sia stata creata quasi un secolo fa, Burlamacco conserva una straordinaria modernità. Questa esposizione, in programma fino al prossimo 5 maggio, è un viaggio affascinante attraverso l'arte, la storia e la cultura, che celebra l'icona indimenticabile del Carnevale di Viareggio.