Acquedotto sotto i ferri Via al maxi-intervento con i 50 milioni del Pnrr per ridurre le perdite

Publiacqua, il presidente Perra: "Cantieri in 12 Comuni per recuperare oltre 20 milioni di mc d’acquaanno in un’area che conta 240mila utenze e 835mila abitanti". Rafforzata l’intera struttura digitale di monitoraggio .

Acquedotto sotto i ferri  Via al maxi-intervento  con i 50 milioni del Pnrr  per ridurre le perdite

Acquedotto sotto i ferri Via al maxi-intervento con i 50 milioni del Pnrr per ridurre le perdite

FIRENZE

Puntare sul Pnrr per aggredire le perdite. È quello che farà Publiacqua, gestore di 46 Comuni della Toscana centrale e, tra questi, delle città di Firenze, Prato e Pistoia, attraverso il progetto per il bando PNRR-M2C4-I4.2 che prevede l’applicazione degli interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.

Sono tre i progetti per i quali Publiacqua ha ottenuto finanziamenti dal Pnrr, visto che in precedenza aveva già ottenuto 9 milioni per l’ammodernamento delle infrastrutture acquedottistiche e che a fine dicembre era stato accordato un finanziamento di 6,7 milioni di euro per ridurre l’impatto ambientale del trattamento delle acque reflue attraverso la realizzazione di un impianto di essicamento dei fanghi di depurazione, per un totale di circa 66 milioni. Legittima la soddisfazione del Presidente Lorenzo Perra: "Il progetto di Publiacqua è risultato terzo classificato a livello nazionale ed è stato ammesso a un finanziamento di 50 milioni su un importo complessivo del progetto pari a oltre 66,7 milioni. È un successo per tutti coloro che all’interno dell’azienda ci hanno lavorato ma anche per i nostri cittadiniutenti. Le misure proposte all’interno di esso riguardano il territorio della più importante area metropolitana della Toscana e una delle più rilevanti a livello nazionale e gli interventi proposti quindi avranno un impatto sensibile su una platea importante di cittadini, migliorando il servizio per tutti loro. Oltre a ciò, ricordo, che questo è il terzo progetto Publiacqua che ottiene finanziamenti dal Pnrr a conferma della capacità anche progettuale dei nostri tecnici".

Qual è l’area di intervento dei vostri progetti relativi alla riduzione delle perdite e quali gli obiettivi che vi prefiggete di raggiungere?

"Gli interventi interesseranno 12 Comuni (Agliana, Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Calenzano, Campi Bisenzio, Figline e Incisa Valdarno, Firenze, Montemurlo, Pistoia, Prato, Sesto Fiorentino, Vaiano) dove si concentrano 240mila utenze e 835mila abitanti. L’obiettivo è andare ad aggredire questi sistemi acquedottistici dove si concentra l’80% delle perdite dell’intero territorio di Publiacqua per una dispersione complessiva di 50 milioni di mc all’anno. In questo modo si prevede di arrivare nel 2025 a recuperare oltre 20 milioni di mc all’anno con una riduzione della percentuale di perdite di circa il 35%".

Quali sono le misure contenute nel vostro progetto a tutela della risorsa?

"Il progetto prevede di incrementare il livello di digitalizzazione di una parte della rete gestita da Publiacqua (implementazione su 3.227 km di rete) attuando misure di vario tipo come: installazione di smart metering, aggiornamenti GIS, implementazione di modellazione idraulica, realizzazione di nuovi distretti idrici, monitoraggio delle infrastrutture sia su reti che impianti, sviluppo di software per il monitoraggio delle performance delle infrastrutture e sviluppo di moduli di asset managment. Il tutto si inserirà ed integrerà all’interno del già evoluto sistema digitale a disposizione dell’azienda. Il progetto proposto prevede inoltre la realizzazione di 180 distretti acquedottistici per un totale di oltre 2.650 km di rete distrettualizzata, di cui 1.800 km entro il 31.12.24. Gli interventi di digitalizzazione della rete consentiranno a Publiacqua di essere ancor più efficiente in tutte le attività di recupero della risorsa garantendo così una riduzione dei volumi persi sull’ambito dell’intervento. Le misure che verranno messe in atto con il progetto proposto garantiranno quindi un miglioramento di tutti i macroindicatori generali di qualità tecnica M1, M2 e M3".

Cosa intente per smart metering?

"Sono i cosiddetti contatori intelligenti. È da tempo che se ne parla ed altrettanto che ci stiamo lavorando. La tecnologia è pronta ma i costi sono importanti perché i numeri sono rilevanti e l’intervento sul territorio capillare. Ecco, grazie al Pnrr, oggi riusciamo a dare gambe a questo progetto che consentirà intanto la sostituzione di 240mila contatori di vecchia generazione con dei nuovi misuratori smart che garantiranno letture sempre più precise e che metteranno fine alle letture in stima e, che, a regime, potranno essere letti in remoto".

G.V.