
L’allenatore dell’Arezzo Cristian Bucchi, 48 anni
Il campionato che inizia stasera è importante per l’Arezzo ma lo è anche per il suo tecnico. Per la prima volta in carriera, Cristian Bucchi riparte con la stessa squadra con cui aveva concluso l’anno prima.
Una squadra rinforzata secondo le sue indicazioni, con una rosa profonda e attrezzata per il grande salto.
Bucchi, come ci arriva la squadra al debutto?
"Direi bene, anche se la condizione non è ancora quella ottimale. Abbiamo cercato di inserire i nuovi nel miglior modo possibile: ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma ci siamo quasi. Non vediamo l’ora di iniziare".
Che Forlì si aspetta?
"È una squadra frizzante e come tutte le neopromosse ha grande entusiasmo: viene da un campionato dominato e dalla vittoria di coppa. Penso che verranno a giocarsela a viso aperto, perché è ben allenata e con un’idea di gioco ben precisa. Mi aspetto una partita tosta".
Mancherà Guccione. Come pensa di sostituirlo?
"Un’opzione è Iaccarino ma abbiamo tanti giocatori duttili che ci possono dare modo di cambiare qualcosa anche in corso d’opera. Valuteremo anche le condizioni dei ragazzi".
In porta sarà sempre ballottaggio?
"Abbiamo voluto creare una coppia di portieri di pari valore, come negli altri ruoli, perché il portiere oggi si muove di più, è un giocatore aggiunto. Da parte loro c’è disponibilità, anche a sacrificarsi per il bene della squadra. Non so ancora chi giocherà, davvero. Parlo per oggi ma anche per il futuro".
Questa stagione è un’opportunità anche per lei di tornare nel calcio che ha lasciato due anni fa?
"Senza dubbio. Accettai Arezzo perché sono ambizioso: sono venuto per vincere. È stato un piacere restare: è stata una scelta, anche a fronte di alcune offerte. Per me è una stagione importante, ho voglia di salire e voglio farlo qui, con questa società e questi tifosi".
Del Football video support che ne pensa?
"Tutto ciò che può aiutare gli arbitri ben venga, ma è una cosa nuova e ci vorrà tempo per imparare a usarlo al meglio".
Luca Amorosi