Una rosa rinnovata per continuare a crescere

Progetto / Tanti volti nuovi e qualche partenza illustre: i bianchi di D'Angelo ripartono ancora più uniti dopo l'infortunio pesante di Bandinelli

Salvatore Esposito dello Spezia e Liam Henderson della Sampdoria

Salvatore Esposito dello Spezia e Liam Henderson della Sampdoria

Si riparte da una cocente delusione (la sconfitta nella finale playoff contro la Cremonese), ma lo Spezia ha le idee chiare per tornare a essere subito protagonista, cullando di nuovo il sogno chiamato Serie A. Il resto lo farà il suo pubblico, caldo e appassionato. Si ricomincia da Luca D’Angelo, allenatore sempre più al centro del progetto tecnico voluto da una società dinamica e ambiziosa. Nel corso del calciomercato estivo non ci sono state vere e proprie rivoluzioni, ma certo tanti giocatori importanti sono partiti. Tra questi, i nomi più altisonanti sono senza dubbio quelli di Pio Esposito, Kouda, Falcinelli, Reca, Bertola, Chichizola, Salva Ferrer, Beck e Moutinho. Necessario, dunque, presentarsi fin da subito ai nastri di partenza del campionato cadetto con le idee chiare e con qualche volto nuovo che potesse dare la svolta sul piano tecnico. A tal proposito, intenso e difficile è stato il lavoro del direttore sportivo Stefano Melissano. Un lavoro che ha portato in bianconero, fra gli altri, giocatori come Comotto (centrocampista, dal Milan), Cistana (difensore, svincolato), Aurelio (difensore, riscattato dal Palermo), Sarr (portiere, dalla Cremonese), Zurkowski (centrocampista, fine prestito dall’Empoli), Verde (attaccante, fine prestito dalla Salernitana), Antonucci (attaccante, fine prestito dal Cesena), Artistico (attaccante), Vlahovic (attaccante, Atalanta Under 23) e Onofri (difensore, dal Ravenna), con alcuni di questi che sono già ripartiti, per altre destinazioni. In fase di preparazione precampionato, dopo le amichevoli contro Lecce (persa 2-1), Cittadella (2-2), Viareggio e Vis Pesaro, non tutto è filato via liscio: Filippo Bandinelli è stato costretto a fermarsi, a causa di una frattura da stress del pilone tibiale della caviglia sinistra, con l’operazione resasi necessaria a inizio agosto nella clinica San Rossore di Pisa. Contrattempo che sembra tuttavia aver ancor più rinsaldato lo spirito di un gruppo coeso, concentrato sull’obiettivo. Già, ma quali sono i reali progetti dello Spezia per questo campionato di Serie B che sta per iniziare? Come sempre, quello di dare il massimo, partita dopo partita. Sul piano squisitamente prestazionale è chiaro che un club del blasone dello Spezia (anche in virtù del traguardo sfiorato lo scorso anno) punterà anche nel 2025-2026 alla promozione in Serie A, sia attraverso i primi due posti del campionato sia, in alternativa, cimentandosi nella lotteria dei playoff. La stagione, anche per un gruppo ben assemblato come quello di D’Angelo, non sarà facile, ma la società sembra comunque avere le idee chiare, espresse nelle eloquenti parole del neo presidente Carmelo "Charlie" Stillitano: «Squadra solida e ambiziosa sul campo, questa è la priorità, perché l'obiettivo è salire in Serie A ma potrebbe accadere nell'immediato o tra cinque anni: non possiamo essere messi sullo stesso piano di squadre come Milan, Juventus, Real Madrid, questo è importante sottolinearlo. Vogliamo dare vita a una squadra che tra vent’anni sarà in Serie A almeno da dieci. Non abbiamo fretta: se quest'anno non dovessimo riuscirci, ci riproveremo di nuovo. In società hanno fatto grande lavoro, ora pensiamo al futuro». Parole chiare, che testimoniano tutta la serietà, la cautela (ma anche la determinazione) nel voler costruire un progetto che sia duraturo nel tempo, senza voli pindarici ma con la consapevolezza che solo il lavoro potrà portare all’obiettivo tanto desiderato: quello, finalmente, della promozione nell’élite del calcio italiano.