Tre allenatori per una stagione altalenante

2024-25 / Per il Perugia 47 punti in campionato e tanti passaggi a vuoto, soprattutto in trasferta

Emanuele Torrasi, 26 anni, centrocampista del Perugia

Emanuele Torrasi, 26 anni, centrocampista del Perugia

Una stagione di alti e bassi, c'è chi dice da dimenticare, ma da cui bisogna prendere spunto in vista del nuovo campionato. La stagione 2024-25 del Perugia si è chiusa con un dodicesimo posto e una salvezza tranquilla che ha lasciato però l'amaro in bocca. A ribadirlo, a fine stagione, è stato il direttore generale Mauro Meluso: «Abbiamo avuto un andamento altalenante - aveva ribadito al termine dell'annata -. Il bilancio finale è negativo dopo che ci eravamo illusi anche se sapevamo che c'erano difficoltà. L'obiettivo era entrare nei playoff, ma non dobbiamo dimenticare lo sviluppo del campionato». Quella dello scorso anno è stata una stagione iniziata col cambio di proprietà, l'8 settembre - dopo 13 anni - è arrivato il closing: Massimiliano Santopadre ha deciso di cedere il 100% delle quote del club all'imprenditore argentino Javier Faroni, una svolta che di fatto ha influenzato l'intero campionato e una squadra costruita in maniera differente rispetto alla nuova proprietà. «L'obiettivo principale era mettere in sicurezza questo club dal punto di vista economico - ha ribadito lo stesso Meluso -. Quando ho assunto la carica di responsabile dell'area tecnica l'obiettivo era fare in modo che non ci fossero appendici playout, con le difficoltà sono derivate anche dal blocco del mercato, sottolineando che non sono scusanti ma una constatazione dei fatti». Le difficoltà iniziali hanno poi avuto un'influenza su tutta la stagione. A sorprendere è stato un andamento poco costante soprattutto lontano dalle mura amiche: una sola vittoria esterna, con nove pareggi e nove sconfitte, ma soprattutto 15 gol fatti e 26 subiti. Dati che si scontrano con quanto dimostrato sul prato del Curi: quarto rendimento casalingo del girone B di Serie C, con 10 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Ed è proprio la disparità che ha creato problemi durante l'intera stagione influenzando il rendimento.   Il campionato dei biancorossi è iniziato con il pareggio in casa della Pianese, la vittoria interna con la SPAL - il 3-0 maturato alla seconda giornata - è stata una prima illusione: un solo successo nelle prime sette giornate e tanti, troppi passaggi a vuoto. A sorprendere è stata anche la mancata continuità, nel girone d'andata gli umbri non sono mai riusciti ad inanellare due vittorie consecutive. Tre gli allenatori che hanno dovuto fare i conti con una stagione lontana dalle aspettative: Formisano ha guidato il Grifo fino all'undicesima giornata, Zauli dalla dodicesima alla ventisettesima, Cangelosi fino al termine della stagione. Ma nessuno è riuscito a dare la continuità per raggiungere i playoff e ricalcare quel quarto posto nel 2023-2024. Soltanto la volata finale ha dato modo di raggiungere l'obiettivo minimo: quattro vittorie nelle ultime otto giornate, con due pareggi e due sconfitte, entrambe fuori casa (Arezzo e Campobasso). Il 3-0 rifilato al Pontedera nell'ultima giornata ha aumentato i rimpianti: dodicesimo posto finale a un solo punto dalla decima piazza e dai playoff. E la sensazione che, con qualche passaggio a vuoto in meno, il risultato sarebbe arrivato nonostante le difficoltà.