Pontedera, una regina vestita da Cenerentola Fra tante big l’obiettivo è la salvezza. Però...

Confermata la squadra che l’anno scorso ha stupito tutti: al timone ancora il tecnico Canzi. E la società si è rafforzata in estate

Pontedera, una regina vestita da Cenerentola  Fra tante big l’obiettivo è la salvezza. Però...

Pontedera, una regina vestita da Cenerentola Fra tante big l’obiettivo è la salvezza. Però...

La consapevolezza che ripetersi sarà assai difficile è lo stato d’animo che accompagna il Pontedera al suo undicesimo campionato consecutivo di terza serie. Lo scorso anno infatti la squadra di Massimiliano Canzi, subentrato alla guida dopo le quattro giornate iniziali con al timone Pasquale Catalano, ha ottenuto il suo miglior punteggio di sempre nella Serie C attuale: 60 punti. Non il miglior piazzamento, perché quello appartiene alla quarta posizione del torneo 2019-20 quando la classifica venne congelata dopo 27 giornate a causa del Covid, ma il sesto posto dell’aprile scorso autorizza comunque a timbrare quella passata come la stagione dei record. Provare a ripetersi sarà un’impresa più ardua del solito, come da sensazione avuta appena svelata la composizione del girone, il cui livello di competitività è più alto di sempre. La salvezza torna di conseguenza ad essere la parola d’ordine e per il raggiungimento della quale il Pontedera punta su due aspetti principali: la riconferma dell’ossatura di squadra e dello staff tecnico al completo, e una maggiore stabilità societaria. Per quanto riguarda la squadra sono rimasti in pratica tutti gli over, ossia Stancampiano, Espeche, Martinelli, Benedetti, Perretta, Catanese e Nicastro. Tranne il primo, portiere, tutti titolari.

Il direttore sportivo Moreno Zocchi, anche lui riconfermatissimo, ha poi lavorato bene, riuscendo a far entrare nelle casse del club denaro liquido per le cessioni degli under Aurelio (già a gennaio) al Palermo e Siano (in questo mercato) al Cesena, a tenere altri due elementi importanti come gli l’under Guidi e Ianesi e a condire il tutto con una serie di giovani di grande prospettiva, tipo Ambrosini e Calvani (dal Genoa), Angori (Empoli) o Delpupo (Cagliari) sperando di farne i nuovi Marcandalli, Cioffi o Peli, tutti under cresciuti esponenzialmente durante l’anno nella "culla" granata e passati a club di categoria superiore, come la Reggiana, il primo, o di Serie C ma più ambiziosi, come l’Ancona, gli altri due. La ciliegina è stata comunque essere riusciti a strappare il sì, almeno per quest’anno, all’allenatore Massimiliano Canzi e al suo staff, composto dal vice Zini, dal preparatore atletico Monticelli, dal preparatore dei portieri Biato e dal match analyst Saglimbeni ai quali si è aggiunto a luglio il collaboratore tecnico Moretto. E poi, come detto, la società si è rafforzata, con l’ingresso del colosso locale Ecofor Service, che ha preso il 32% delle quote diventando il socio di maggioranza relativa, compiendo allo stesso tempo un’iniezione di...territorialità, irrobustita, a livello di immagine, dalla nomina a presidente di Simone Millozzi, già sindaco di Pontedera.