Lo spareggio col Verona una ferita ancora aperta

Lo Spezia nella sua lunga storia non è mai stato retrocesso per illeciti sportivi. Due invece le promozioni ottenute ’a tavolino’, nelle stagioni 1965-66 e 1979-80.

Calcio e scandali sono andati sempre a braccetto. Se c’è almeno una cosa di cui lo Spezia può onorarsi è di non essere mai stato retrocesso per illeciti sportivi, solo una piccola penalizzazione per omessa denuncia in oltre un secolo, un bilancio senz’altro positivo. Dalle malefatte altrui, invece, gli Aquilotti hanno ottenuto a tavolino due promozioni che sul campo erano sfuggite di un soffio, nella D del 1965-66, a vantaggio del Viareggio e nella C2 del 1979-80 della Rondinella Firenze. Nel primo caso tutto partì da una lettera scritta da Repetto, un giocatore dell’Asti, all’allenatore del Cuneo Cesare Nay (ex calciatore spezzino): il Viareggio aveva offerto premi a vincere sia all’Asti, sia al Pinerolo nelle partite contro il Cuneo, terza squadra in lotta per la promozione. Il giudizio sportivo condannò i versiliesi penalizzandoli di 3 punti, quanto bastò allo Spezia per sopravanzarli in classifica ed essere promossi in C al posto loro. Va detto che gli Aquilotti quel campionato se lo erano meritato anche sul campo, con le vittorie a Cuneo (0-1) e il 3-0 al Viareggio nel finale di stagione.

Il secondo caso è merito della battaglia condotta dal grandissimo collega Rino Capellazzi, che ottenne le prove del coinvolgimento del portiere dell’Albese Tunno, che aveva favorito la vittoria della Rondinella nel match giocato in Piemonte. Convocato dalla Lega di C (già allora con sede a Firenze), Tunno confessò tutto, ma di fatto non venne creduto: per lui una squalifica di tre anni, per la Rondinella l’assoluzione. Lo Spezia a quel punto, con il presidente Giovanni Fusani, fece ricorso alla CAF a Roma, che ribaltò il verdetto e in uno storico 20 settembre inflisse 6 punti di penalità ai fiorentini facendo salire in C1 lo Spezia, che era arrivato terzo ad un punto, dopo aver battuto in un Picco stracolmo le due promosse Prato e Rondinella. Fusani fu portato in trionfo dai tifosi al suo ritorno alla stazione, caroselli per tutto il giorno in una città impazzita. Purtroppo la squadra, già costruita per la C2, pochi giorni dopo iniziò il campionato superiore senza poter essere rinforzata. A fine stagione arrivò una retrocessione che aprì una grossa crisi.

Mirco Giorgi