
La difesa si complimenta con l'estremo difensore Fulignati
Dopo quattro stagioni, l'Empoli torna a misurarsi con il campionato cadetto. La squadra toscana, reduce dalla retrocessione arrivata lo scorso torneo, riparte con un nuovo progetto e con nuove ambizioni. L'obiettivo è chiaro: lasciarsi alle spalle la forte delusione maturata nell'ultimo torneo e rilanciarsi. L'ultimo campionato disputato in serie B (stagione 2020-21) si chiuse in modo trionfale: la squadra di Dionisi vinse il torneo, trascinata dai gol della coppia Mancuso – La Mantia, dalle giocate di Ricci, dalla corsa di Parisi e da una squadra capace di dominare in lungo e il largo la stagione. Una formazione nella quale iniziava ad affacciarsi Asllani e che poteva permettersi il lusso di lasciare in panchina un portiere come Provedel. Quell'Empoli fu in grado di lasciare il segno, collezionando diciannove vittorie, sedici pareggi e sole tre sconfitte. L'augurio dei tifosi e della dirigenza toscana, è che anche questa volta, la squadra si dimostri in grado di ripetersi. Quattro stagioni dopo l'ultima partecipazione al campionato cadetto, la squadra toscana riparte con un obiettivo chiaro: dimenticare l'epilogo dello scorso campionato e tornare immediatamente in serie A. Come sempre, il club cercherà di affidarsi al giusto mix tra calciatori di esperienza (alcuni arrivati nell'ultima sessione di mercato) e i giovani che il florido settore giovanile toscano sarà in grado di sfornare e di regalare al nuovo tecnico Guido Pagliuca. Un vero e proprio maestro delle promozioni. Dopo aver portato la Lucchese e il Borgo Buggiano dalla serie D alla C, e la Juve Stabia dalla C alla serie cadetta, ora il tecnico toscano (nato a Cecina nel 1976) cercherà di agguantare per la prima in volta in carriera la massima serie. Allenerà una squadra completamente rivoluzionata rispetto a quella che lo scorso anno è retrocessa tra i cadetti. Sono partiti alcuni pezzi da novanta: Fazzini si è accasato alla Fiorentina, Marianucci al Napoli, Goglichidze è stato ceduto all'Udinese, mentre Ismajli (che ha lasciato l'Empoli a parametro zero), si è accordato con il Torino di Baroni, che tentò disperatamente di portarlo alla Lazio lo scorso anno. Pagliuca, che lo scorso anno è stato protagonista di un cammino eccezionale sulla panchina della Juve Stabia, chiudendo il campionato al quinto posto e la stagione con le semifinali play-off, dovrà rinunciare anche a Cacace, Pezzella e Henderson. Tra i nuovi arrivi, riflettori puntati su Salvatore Elia, acquistato dallo Spezia (con la quale ha collezionato 68 presenze in due stagioni) e pronto a regalare esperienza, dinamismo e personalità al centrocampo. Attenzione anche a Saporiti, trequartista protagonista di una stagione da incorniciare alla Lucchese, e nella quale ha raggiunto la doppia cifra di gol e assist (10 le marcature e i passaggi vincenti ai suoi compagni). Il presidente Corsi ha poi riportato ad Empoli anche Sphendi (dodici presenze in serie A con i toscani nella stagione 2023-24, prima del trasferimento alla Carrarese) e chiuso con la Sampdoria il doppio colpo Curti e Yepes. Tra i calciatori confermati il tecnico Pagliuca, che come da tradizione cercherà di sviluppare una manovra divertente e votata al calcio offensivo, proverà a rilanciare Pellegri: l'ex enfant prodige del calcio italiano è pronto definitivamente a sbocciare. Dopo le esperienze con Genoa, Monaco, Milan e Torino, il centravanti cerca finalmente una continuità di rendimento. A 24 anni l'Empoli potrebbe rappresentare il vero trampolino di lancio della sua carriera: arrivato a gennaio scorso in Toscana, ha realizzato tre gol in undici gare. Ora vuole migliorarsi in modo significativo. Come il resto della squadra.