Chi vince? Sfida alla pari"

La semifinale persa con i Rangers, l’amico Cabral e i tifosi. La gara del doppio ex

Chi vince? Sfida alla pari"

Chi vince? Sfida alla pari"

Quella semifinale di Coppa Uefa del 2008 persa ai calci di rigore contro i Rangers se la porta ancora dentro come il ricordo peggiore della sua esperienza a Firenze. Una delle delusioni più cocenti della carriera che Zdravko Kuzmanovic è riuscito a colmare in parte alzando nel 2019 la Coppa di Svizzera col Basilea, l’unico trofeo vinto da calciatore. Ecco perché la finale di Coppa Italia tra la Fiorentina e l’Inter, due sue ex squadre, rappresenta per "Kuz" un appuntamento imperdibile.

Kuzmanovic, c’è chi dice che per valori in campo Fiorentina-Inter sia una finale già scritta. È d’accordo?

"No, per niente. Sarà una frase fatta ma in finale può succedere davvero di tutto. Inoltre sia i viola che i nerazzurri arrivano all’appuntamento sulle ali dell’entusiasmo per le due finali europee conquistate e scenderanno in campo sapendo che possono regalare ai rispettivi tifosi due trofei".

Ma non c’è il rischio che, in virtù delle finali europee, le due squadre "snobbino" la Coppa Italia?

"Sarebbe folle. Non me lo aspetto né dall’Inter, che ha una cultura vincente, né dalla Fiorentina che è a secco di trionfi da oltre venti anni. E se poi in Europa le cose non dovessero andare bene? Sarebbe rischioso snobbare il trofeo nazionale".

Quale arma può sfruttare la Fiorentina per invertire i pronostici contro l’Inter?

"L’entusiasmo che si è creato in città ma anche, parlando di tattica, la compattezza tra i reparti. Tutta la squadra dovrà mettersi al servizio della difesa e sacrificarsi nei momenti di difficoltà. In queste settimane sono in Italia e mi è capitato di seguire dal vivo alcune partite dei nerazzurri: l’attacco di Inzaghi fa paura ed è per questo che servirà attenzione massima".

Una mano, magari, potrà arrivare anche dal suo amico Cabral…

"Mi auguro che Italiano possa averlo al 100% della condizione: nella sfida di ritorno con il Basilea l’ho visto in sofferenza: Arthur è un giocatore troppo importante per la Fiorentina e per esprimersi al meglio deve stare bene".

E su Gonzalez che si sente di dire?

"Ero al Franchi per la gara con l’Udinese e non mi è piaciuto ma nella sfida di Conference col Basilea l’ho visto trasformato. Credo che la doppietta di giovedì abbia cambiato le sorti della sua stagione".

La stupisce il percorso che ha portato avanti la Fiorentina in questa stagione?

"Sono molto contento del lavoro di Italiano. Certo, in campionato la squadra poteva sperare di fare qualcosa di meglio però nelle Coppe è stato fatto qualcosa di straordinario".

Lei non ha mai visto Firenze in festa per un trofeo: come se la immagina?

"Un baccano infernale per giorni e giorni. Auguro davvero a tutti i fiorentini di poter vivere certe emozioni".

Andrea Giannattasio