Venezia, la rimonta-salvezza non è più un sogno Di Francesco e i suoi ragazzi credono nel

Risalita / Grande difesa e un ko nelle ultime sette è così che i lagunari sono ritornati in piena corsa

L'esultanza di Fila dopo il gol vittoria di domenica scorsa contro il Monza

L'esultanza di Fila dopo il gol vittoria di domenica scorsa contro il Monza

A piccoli passi, se gli altri si fermano, tutto diventa più semplice. Il Venezia è la squadra dei paradossi: vince pochissimo, segna anche meno, ma è probabilmente la più in forma laggiù in zona-retrocessione. Ora sono solamente due i punti di distanza dalla quota salvezza, intanto l'Empoli è stato raggiunto e lo scontro diretto del Castellani capita davvero a fagiolo. E guai a sottovalutare i ragazzi di Di Francesco, che hanno perso una sola delle ultime sette partite, strappando risultati positivi persino contro Napoli e Atalanta. Un rigore di Gytkjaer, un autogol del leccese Gallo, una zampata di Fila, arrivato nel mercato invernale: 3 gol nelle ultime 9 partite, uno solo su azione, che però sono valsi la bellezza di 8 punti. Meno di uno a incontro, certo, ma nelle zone basse della classifica stanno tutte andando alla stessa velocità se non peggio. Ad esempio lo stesso Empoli, che nel medesimo lasso di tempo di punti ne ha racimolati appena 4, o il Lecce che si è inchiodato a 3. Almeno una di queste tre squadre andrà in B assieme al Monza, ma in quanto a forma e convezione il Venezia sta benissimo, con una compattezza ritrovata soprattutto in difesa: solamente 2 le reti subite dai lagunari, con il portiere Radu protagonista come e più degli attaccanti. Nel momento in cui "Il Doge" Pohjanpalo è stato ceduto al Palermo, dove tanto per cambiare ha cominciato a fare faville, la voragine venutasi a formare in avanti è stata compensata da una retroguardia mai così efficace. Nel 3-4-2-1 di Di Francesco i vari Marcandalli, Idzes e Candé sono diventati una muraglia quasi invalicabile: poi il sacrificio di Zerbin a destra e di Ellertsson a sinistra, supportati da un centrocampo dove la qualità non manca (Nicolussi Caviglia è davvero una bella scoperta), insomma un mix vincente, quantomeno "non perdente", che nella Serie A a scartamento ridotto, in zona-retrocessione almeno, fa tutta la differenza del mondo. Il calendario da qui in avanti non è semplicissimo (Milan, Juventus, Fiorentina), ma il Venezia ha dimostrato di non temere nemmeno le big. Basterebbe forse mantenere il ritmo attuale, un punto a partita, magari qualcosa in più in base alle motivazioni delle rivali. Se pensiamo però a dov'erano i lagunari un mese fa, già questa è una grande prova d'orgoglio, sperando che le rivali dirette continuino la loro corsa al rallentatore.