Castiglia da Champions, Lazzarini ovunque

Il pagellone della stagione: l’ex juventino e il giovane jolly versiliese sono stati i migliori in maglia amaranto. Voti alti per tutti

Castiglia da Champions, Lazzarini ovunque

Castiglia da Champions, Lazzarini ovunque

di Luca Amorosi

La stagione non è conclusa ma l’obiettivo promozione è già stato raggiunto. Possiamo quindi già dare un giudizio ai protagonisti di questa cavalcata.

Il massimo (voto 10) va alla premiata ditta Indiani-Giovannini: tornati a lavorare insieme, hanno nuovamente dimostrato che le competenze e un rapporto di stima reciproca sono la chiave del successo.

Il tecnico ha avuto il merito di dare un’identità chiara alla squadra fin dai primi giorni, ma anche di adeguarla quando serviva badare al sodo. Ha fatto crescere i giovani e ha avuto le spalle larghe per farsi seguire dai veterani. Il direttore è stato bravo a portare ad Arezzo giovani di valore e giocatori di categoria superiore ma con la giusta mentalità. È stato pronto a tornare sui suoi passi quando servivano un portiere che desse più garanzie o calciatori come Gucci e Foglia.

A lui, soprattutto, si deve il lavoro di mediazione tra dirigenza e campo, la puntualità nella comunicazione e la capacità di gestire i momenti delicati. Gran lavoro è stato fatto anche dallo staff (voto 9) di Indiani: il vice Vettori, il match analyst Nannizzi, l’allenatore dei portieri Magi e il preparatore atletico Pecorari hanno integrato alla perfezione l’operato del tecnico.

È stata la stagione del riscatto, poi, per i vertici societari, presidente Manzo in testa (voto 9). Errori e contestazioni del passato sono alle spalle: da ciò la dirigenza ha tratto insegnamento, invertendo la rotta nella gestione tecnica, comunicativa ed economica. La ricapitalizzazione ha dato linfa a progetti e ambizioni e le spese sono state razionalizzate.

Chi si è riscattato è anche Cutolo (voto 8,5): accanto a Giovannini ha dato ai tifosi quelle gioie che non era riuscito a regalare negli ultimi due anni da calciatore. Venendo al campo, hanno sfiorato la perfezione Castiglia e Lazzarini (voto 9): il mediano che in gioventù vanta anche una presenza in Champions League con la maglia della Juventus è sceso di categoria con rara professionalità ed è stato mente e piedi del centrocampo amaranto.

Ciliegina sulla torta gli otto gol fatti, tutti pesanti. Per rendimento è stato il più continuo insieme al classe 2000, che è stato il jolly nel mazzo di Indiani: ha interpretato il nuovo ruolo di centrale con personalità, ma ha fatto anche il terzino e la mezzala. L’esultanza col raccattapalle dopo il gol al Montespaccato è una delle istantanee dell’anno.

Si avvicinano a loro i difensori Polvani e Risaliti (voto 8,5): se la difesa amaranto è la migliore del girone lo si deve alle loro prestazioni. Polvani è cresciuto col passare dei mesi; Risaliti ha dalla sua anche cinque reti.

Dietro di loro, Trombini (voto 8) non ha preso gol in ben 14 gare: ha dato sicurezza tra i pali e in uscita.

Voto 8 anche a Zona, pendolino implacabile a sinistra: la sua spinta è stata l’arma in più per scardinare difese arroccate. Un bell’8, come il numero di maglia, anche a Settembrini.

Ci si aspettava qualche gol in più? Non importa, perché il capitano ha messo corsa, grinta, carisma e tanti assist a disposizione della squadra della sua città. In attacco, anche Gaddini e Gucci meritano 8. Come otto sono i gol segnati dall’esterno in circa 600 minuti di campionato: frenato da guai fisici, è stato assoluto protagonista all’inizio del girone di ritorno con sei gol in sei gare. La punta, invece, è stata fondamentale non solo per i 7 gol fatti, ma per il lavoro svolto per la squadra negli ultimi venti metri.

Voti alti anche per i ragazzini terribili Bianchi, Damiani e Cantisani (7,5). I due mediani hanno acquisito col tempo maturità e cattiveria agonistica, unendo a piedi educati dinamismo e interdizione: di Bianchi resta impresso il gol allo scadere contro il Poggibonsi.

Il baby di proprietà del Crotone, invece, si è regalato una doppietta storica all’Ardenza e il gol decisivo nel pantano di Ponsacco. Voto 7 per un altro 2004, il terzino Pericolini: partito benissimo, è un po’ calato alla distanza, ma la sua stagione è positiva, come la parentesi di Foglia (voto 7), tornato utile per esperienza e personalità là in mezzo.

In attacco, sprazzi di tecnica sopraffina e belle giocate per Convitto e Pattarello (voto 7), ma a entrambi sono mancati gol e continuità di rendimento. Mezzo voto in meno per Bramante (6,5): anche lui capace di grandi colpi ma spesso a corrente alternata, è stato poco impiegato nell’ultimo mese. Prende 6,5 anche il secondo portiere Viti: a volte insicuro, è però tornato utile alla causa.

Voto 6 di incoraggiamento per il finale di stagione per Di Furia, Pretato, Poggesi, Arduini e Persichini.