
Wine&Siena, il mondo del vino è qui. Il Santa Maria cuore dell’evento
È la nona edizione di un’iniziativa che rappresenta ormai un appuntamento fisso a cavallo tra gennaio e febbraio, primo appuntamento enologico dell’anno in Italia: Wine&Siena si terrà dal 27 al 29 gennaio, con apertura la sera del 26 e sede principale al Santa Maria della Scala. Ieri la presentazione ufficiale a Palazzo pubblico: in attesa del programma dettagliato, confermata la ’Small plates dinner’ della vigilia dopo l’inaugurazione in Comune, poi la due giorni con percorsi sensoriali e degustazioni, quindi la giornata conclusiva riservata agli operatori del settore e ai media.
"Il Santa Maria della Scala è la sede ideale per un’iniziativa così legata alle radici di questa terra – ha detto Helmut Köcher, presidente del Merano Wine Festival –, valorizzeremo la storia delle aziende e dei territori, la sostenibilità e la viticoltura del futuro legata anche alla tradizione". Partner come sempre Confcommercio, che con Stefano Bernardini è stato il punto di riferimento decisivo per battezzare la manifestazione senese. "Siamo orgogliosi di proseguire in questa esperienza – ha detto Marco Tansini, presidente della delegazione senese dell’associazione – che cade in un periodo dell’anno particolare e va incontro alle esigenze di destagionalizzare. Bisogna però ampliare l’orizzonte e promuovere Wine&Siena con largo anticipo".
Vanna Giunti, assessore al commercio e attività produttive del Comune, ha ricordato quanto "l’enogastronomia sia fondamentale per tutto il territorio. Il turismo cerca sempre più esperienze ed emozioni, per questo confidiamo in una buona affluenza di persone in un periodo particolare dell’anno, subito dopo le feste".
Tra le novità di quest’anno, gli incontri promossi dall’Università degli Studi. "Il vino è legato da almeno quattromila anni alla storia dell’uomo – ha detto il rettore Roberto Di Pietra – e per quanto ci riguarda è trattato da aree disciplinari specifiche. Ma oltre a queste, valorizzeremo i legami con letteratura e poesia, storia e archeologica, con una serie di momenti itineranti in avvicinamento ai giorni della manifestazione".
Un ricordo sentito è stato quello di Andrea Vanni, senese trapiantato a Merano scomparso a novembre 2021, primo anello di congiunzione per la realizzazione dell’evento. "Vogliamo proseguire quanto ha fatto per promuovere Siena e le sue ricchezze – ha detto Gianpaolo Betti di Enotempora – e dedicheremo per esempio particolare attenzione alla collaborazione con le scuole del territorio come Agrario e Artusi, che potranno così avvicinarsi a un mondo professionale. È importante anche il ritorno di Enoteca italiana, con cui auspichiamo una sinergia per il futuro".