CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Whirlpool, oggi si riparte Ma a giugno è prevista altra cassa integrazione Ossigeno per Pay Care

In arrivo altre due settimane di stop nello stabilimento di viale Toselli. In settimana incontro tra sindacati e vertici aziendali per parlare del futuro.

Whirlpool, oggi si riparte  Ma a giugno è prevista  altra cassa integrazione  Ossigeno per Pay Care
Whirlpool, oggi si riparte Ma a giugno è prevista altra cassa integrazione Ossigeno per Pay Care

di Cristina Belvedere

Rientreranno oggi al lavoro i 296 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Siena dopo aver terminato una tranche di cassa integrazione iniziata lo scorso 22 maggio. Tuttavia anche per il mese di giugno è previsto un nuovo stop alla produzione. Le date annunciate dovrebbero essere da mercoledì 14 a venerdì 30, ma maggiore chiarezza si avrà dall’incontro tra sindacati e vertici aziendali previsto nella giornata di giovedì. Durante la riunione verranno chieste alla multinazionale quali sono le prospettive di qui a fine anno, anche alla luce di alcuni rumors che indicherebbero il ricorso alla cassa integrazione anche per il mese di luglio.

"Abbiamo parlato della cosa nel summit del coordinamento nazionale della Fim Cisl – spiega il segretario del sindacato senese, Giuseppe Cesarano – e pare che questo trend sia destinato a continuare con una o due settimane di stop alla produzione fino a ottobre o novembre. Questo non fa ben sperare, quindi aspettiamo chiarimenti dalla riunione di giovedì".

Le organizzazioni sindacali chiedono infatti di conoscere il piano industriale, alla luce dell’operazione con i turchi di Arçelik, e le prospettive per il sito produttivo di Siena. Lo scorso febbraio Whirlpool aveva comunicato che i numeri della produzione a livello europeo non erano positivi e che per questo era stato necessario cedere l’area Emea ad Arçelik per rafforzare il ’polo del bianco’. Di qui la percezione di nuvole nere all’orizzonte del sito senese, perché con l’arrivo diArçelik sarebbe stata inevitabile la sovrapposizione delle mansioni tra i vari siti produttivi europei con conseguenti snellimenti della produzione e timori di chiusure di stabilimenti.

Speranze invece sul fronte di Pay Care, dove anche per questa settimana è stato confermato il lavoro a tempo pieno per 34 dipendenti, mentre altri 14 saranno impiegato con il 50% di giorni di solidarietà. "La commessa arrivata dalla Regione Lombardia sta portando una boccata d’ossigeno per 34 lavoratori – evidenzia Cesarano –, mentre gli altri 14 stanno seguendo quella del Monte dei Paschi. La buona notizia è che a breve si apriranno le politiche attive del lavoro, stabilite nell’accordo quadro firmato in Regione, quindi saranno possibili alcune uscite incentivate. Un paio di lavoratori dovrebbero essere riassunti in VisMederi – conclude il leader della Fim Cisl – mentre altri due dovrebbero entrare in un’azienda di Monteriggioni".

L’annuncio arriva a pochi giorni dalla manifestazione in piazza Salimbeni, accompagnata da un pacchetto di ore di sciopero, alla quale erano intervenute anche le candidate a sindaco Nicoletta Fabio e Anna Ferretti, portando la loro solidarietà ai lavoratori del sito di Pay Care. In quell’occasione si era ipotizzata anche la nascita di un tavolo comunale da affiancare a quello regionale e soprattutto era stato assunto l’impegno da colei che poi è stata eletta sindaco, cioé proprio da Nicoletta Fabio, di portare la vertenza sotto i riflettori nazionali con un tavolo al ministero.