ANGELA GORELLINI
Cronaca

Qualivita, Recalcati chiude il programma

Martedì al Santa Maria ultimo appuntamento per i 25 anni della Fondazione

Massimo Recalcati

Massimo Recalcati

È l’ultimo appuntamento di un ricco cartellone inaugurato con Umberto Galimberti e proseguito con Stefano Bartolini e Patrizio Roversi, Duccio Balestracci, Massimo Bottura e il ministro Francesco Lollobrigida, Massimo Bray, Luigi Lovaglio: martedì 13 alle 18, al Santa Maria della Scala lo psicoanalista e saggista Massimo Recalcati chiuderà il ciclo di incontri programmati per il Qualivita Festival, l’evento dedicato ai venticinque della Fondazione dedicata alle produzioni di qualità nel settore agroalimentare.

Il talk di Recalcati dal titolo “Il valore delle Istituzioni nel tempo della complessità” offre un contributo complesso e necessario in tempi incerti in cui è fondamentale salvaguardare le istituzioni e riconoscerle come strumenti centrali per costruire una dimensione collettiva autenticamente orientata alla qualità.

"Pasolini ci ricorda che in ogni istituzione esiste qualcosa di misterioso e commovente, una dimensione che oggi rischiamo di dimenticare – afferma Recalcati –. Nel nostro tempo, sembra che il legame profondo con la vita istituzionale si sia smarrito. Immaginare istituzioni capaci di sostenere e custodire la vita anziché contrapporvisi appare come una sfida attuale e necessaria".

Negli ultimi mesi infatti, attraverso sette incontri, dialoghi e momenti condivisi, il Festival ha cercato di raccontare come natura, economia, cultura, cibo e istituzioni possano diventare pilastri di una società più equa e sostenibile, offrendo nuove prospettive non solo per il singolo individuo, ma per l’intera collettività.

"Abbiamo accolto con grande soddisfazione oltre duemila persone della nostra comunità senese e non solo agli eventi del Qualivita Festival – dichiara Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita –. È stato un momento significativo che, crediamo, abbia contribuito ad allargare lo sguardo collettivo sul tema della qualità della vita. Partendo dalla nostra esperienza nel mondo delle produzioni agroalimentari di qualità, abbiamo cercato di tradurre quei valori nella quotidianità, tracciando traiettorie concrete capaci di offrire nuove prospettive di sviluppo per il territorio e per l’individuo. Il Festival, più che una celebrazione, è stato l’inizio di un percorso di dialogo tra istituzioni, cultura e comunità".