CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Giubileo dei lavoratori, corteo Beko: "Speriamo di incontrare Leone XIV"

Prima la visita agli ospiti del Campansi, poi la manifestazione in centro e la messa alla Ss. Annunziata

Prima la visita agli ospiti del Campansi, poi la manifestazione in centro e la messa alla Ss. Annunziata

Prima la visita agli ospiti del Campansi, poi la manifestazione in centro e la messa alla Ss. Annunziata

Corteo degli operai Beko di Siena nel giorno del Giubileo dei Lavoratori. Riunitisi al Campansi, dove hanno partecipato a un momento di raccoglimento nella chiesa della Rsa con don Carmelo Lo Cicero, i dipendenti dello stabilimento di viale Toselli hanno indossato le tradizionali pettorine con la scritta ’299 motivi per non mollare’, quindi hanno sfilato per le vie del centro storico fino alla chiesa della Ss. Annunziata. Qui hanno presenziato alla messa, leggendo la loro preghiera per ricordare la precarietà del mondo del lavoro e "le difficoltà in questo momento di incertezza".

Massimo Martini, segretario Uilm di Siena, ha spiegato: "Siamo molto vicini al cardinale, alla Chiesa e alla Curia di Siena, che ricambia perché ci ha offerto sostegno anche dal punto di vista economico per mantenere il presidio permanente all’esterno dei cancelli della fabbrica". E ancora: "Quando il cardinale Lojudice rientrerà a Siena, sarà presente al presidio in viale Toselli, dove aiuterà nella preparazione del pranzo per i lavoratori – ha annunciato Martini –. Questo Papa ha scelto il nome di Leone XIV, ispirandosi a Leone XIII e in continuità con lui, che fu sempre al fianco dei lavoratori dell’epoca. Crediamo – la conclusione – che il nuovo Pontefice stimolerà le politiche a sostegno di chi lavora. Quanto a noi, cercheremo attraverso il cardinale Lojudice di fare un passaggio anche con il Santo Padre appena eletto".

Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena, ha ricordato: "Beko rappresenta la vertenza simbolo della città. I lavoratori sono riusciti nel ’miracolo’ di risvegliare Siena e di unire sacro e profano. Questa vertenza è l’emblema di un mondo del lavoro, dove prevale la logica del profitto e della precarietà".

Alice D’Ercole, segretaria generale della Cgil di Siena, ha rimarcato: "Oggi, da non cattolica, sono presente al Giubileo dei Lavoratori, perché la Chiesa ha volutom giustamente aprire un Comitato sinodale sul lavoro lo scorso ottobre, per accendere i riflettori sulla precarietà e i salari poveri che sono merce di contrattazione in nome del profitto". E poi: "Il Giubileo dei lavoratori è il segno che si sta vicino agli ultimi, ai più fragili – ha concluso –. Questo è un gesto importante".

A fare gli onori di casa alla delegazione di operai Beko nella visita al Campansi, il presidente di Asp Città di Siena, Guido Pratesi: "Ho avuto il piacere di ospitare nella chiesa della Rsa i lavoratori per la meditazione e l’inizio del cammino giubilare. Del resto, sono segretario regionale della Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza Episcopale Toscana. Il mio posto non poteva essere dunque che a fianco degli operai Beko".