
Le Scotte
Siena, 14 aprile 2020 - L'economista senese Vittorio Carnesecchi, figura di grande cultura e luminoso esempio di passione civica senese, è morto la scorsa notte all'ospedale Santa Maria delle Scotte di Siena all'età di 85 anni per l'aggravarsi di alcuni problemi di salute che lo avevano recentemente colpito. Nato a Siena, Carnesecchi si è laureato in scienze politiche all'Università di Siena discutendo una tesi in economia politica. Vincitore di una borsa di studio Fullbright, fu ammesso alla Graduate School of Economics dell'University Vanderbilt (Usa), dove conseguì il diploma in teoria dello sviluppo economico. Vincitore di concorso, fu nominato assistente ordinario di economia politica nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena nel 1962.
Ha tenuto l'insegnamento di economia politica nella stessa facoltà dal 1968 al 2002, data del collocamento in pensione, e corsi di economia e storia economica per l'Università per stranieri di Siena, oltre che per la New York State University College di Buffalo e per l'Università del Maryland. Carnesecchi è stato molto attivo nell'ambito delle istituzioni senesi: E' stato membro del Cda dell'Università di Siena, dell'Ente Ospedaliero di Siena e di varie società del gruppo Mps. E' stato provveditore per cinque anni dell'Arciconfraternita della Misericordia, mentre dal 1987 è stato rettore della Società Esecutori di Pie Disposizioni di Siena. Dal 2005 al 2015 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell'Accademia Musicale Chigiana di cui è stato vice presidente.
"Il professore Carnesecchi ha sempre dimostrato concretamente il proprio attaccamento verso la Chigiana, dando il suo prezioso contributo anche nella fase di rilancio dell'istituzione, supportando e incoraggiando la ricerca di nuove linee di sviluppo delle attività formative e artistiche, oltre che economico-gestionali. Un punto di riferimento di cui sentiremo profondamente la mancanza": così lo ricordano il presidente dell'Accademia Chigiana, Carlo Rossi, unendosi "al cordoglio dell'intera comunità senese per la scomparsa di una figura di grande cultura, luminoso esempio di passione civica, dal profondo senso di umanità e di amore per il prossimo".