
Il pm Silvia Benetti ha seguito l’intero processo Il 17 settembre la sua requisitoria sulla delicata vicenda
Quattro ore sul banco degli imputati. Nell’udienza fiume a porte chiuse il presunto guru che vive nel comune di Montepulciano ha ripercorso passo dopo passo tutti i capi di imputazione ed una serie di passaggi ritenuti importanti per la sua difesa. Il processo per le presunte violenze sessuali e per i maltrattamenti che sarebbero stati commessi durante i corsi ’Nautilus Xenolid’, tenuti insieme alla ormai ex compagna che ha già definito la sua posizione, è giunto ieri alle battute finali con la deposizione dell’unico imputato, difeso dagli avvocati Michele Vaira e Luigi Paganelli. Undici le parti offese nel processo, fra cui tre uomini, che vivono fra la Valdichiana e l’Umbria.
La vicenda, molto delicata, è stata ricostruita in aula in quasi due anni di udienze. Il dibattimento infatti si era aperto il 24 ottobre 2023 e, proprio nell’autunno prossimo, potrebbe arrivare la sentenza del collegio presieduto da Fabio Frangini. Di fatto si è conclusa ieri l’istruttoria, dopo le dichiarazioni spontanee dell’imputato. E dopo aver ascoltato decine di testimoni per sollevare il velo sull’attività svolta dall’uomo che veniva descritto come una guida spirituale che propugnava teorie energetiche, vendendo anche amuleti e gel, stando all’inchiesta della polizia, coordinata inizialmente dal pm Nicola Marini e poi seguita dalla collega Silvia Benetti. Il 17 settembre farà la requisitoria, salvo novità, parleranno anche le parti civili. L’8 ottobre servirà alla difesa dell’imputato mentre il 22 ci saranno eventuali repliche e, probabilmente, la camera di consiglio. E i giudici decideranno se ci sono state violenze sessuali durante i corsi ’Nautilus Xenolid e maltrattamenti in famiglia, tale veniva considerata l’organizzazione che l’uomo condivideva con l’ex compagna.
La.Valde.