LAURA VALDESI
Cronaca

Giovane violentata nel bosco: "Mi ha offerto cocaina, poi ha abusato di me"

Testimonia in tribunale la 25enne che fu abbandonata alla stazione di Siena

Il tribunale di Siena

Siena, 11 aprile 2024 – Tutto è iniziato accettando un drink in un bar davanti alla stazione di Firenze. Poi l’odissea culminata in un bosco della nostra provincia dove la giovane è stata abusata da uno straniero che da tempo vive nel Senese. Ora sotto processo per violenza sessuale, difeso dall’avvocato Maria Rosa Moschella. Un’esperienza terribile, ha spiegato la giovane – 23 anni nel luglio 2021, quando accaddero i fatti –, ricostruita ieri in tribunale dove non sono mancati i momenti di tensione. Ed è stato necessario interrompere la deposizione perché la donna è scoppiata in lacrime.

“L’ho conosciuto in un bar vicino alla stazione a Firenze, mi ha offerto un drink. Mi ha invitato poi ad andare in macchina con lui per consumare cocaina. All’epoca ero tossicodipendente. Ha messo in moto e siamo partiti, passando dalle Cascine, quindi verso la superstrada. Non so dire dove fossimo poi, era buio. Ricordo solo un cartello pubblicitario spazio libero", spiega la donna mediorientale, adesso accolta in una struttura protetta. "Durante il tragitto mi ha urlato contro – prosegue –, diceva ’guarda che ti farò del male’. ’Se lo fai chiamo la polizia’, ho risposto. Doveva fermarsi, mi ha tolto di mano il cellulare".

Non è stato consumato stupefacente nel tragitto. "’Tranquilla, mi disse, fatti una canna. Rilassati. Sì, abbiamo fumato dentro la macchina. Non so dove fossimo. Poi ha iniziato...", prosegue gesticolando per delineare meglio quei momenti. "Mi ha violentato, più volte. Dandomi dei pugni perché cercavo di liberarmi. Mi ha messo le mani al collo mentre accadeva, mi ha fatto molto male. Quanto è durata l’aggressione? Una quindicina di minuti, credo, ma per me era infinito. Stavo morendo. Tremavo", racconta prima di piangere.

Il presidente Frangini chiede la sospensione dell’udienza. La ragazza esce dall’aula, abbraccia forte l’avvocatessa che l’assiste, con un pianto liberatorio. Poi riprende la testimonianza. Prima erano stati sentiti dal pm Nicola Marini anche alcuni carabinieri che avevano svolto le indagini. Ricostruendo il percorso fatto dalla macchina dell’uomo alla stazione di Siena, dove l’imputato aveva lasciato la giovane affinché prendesse un treno per tornare a Firenze. Lei invece aveva chiesto l’intervento del 118 ed era scattato il codice rosa. Poi l’inchiesta. E adesso il processo che chiarirà le responsabilità.