LAURA VALDESI
Cronaca

Minorenne abusata dentro un’auto, condanna a 4 anni per violenza

Assolto 34enne valdelsano per non aver commesso il fatto. Derubricata in appello l’accusa di stupro di gruppo

Dopo la denuncia al commissariato di Poggibonsi della giovane, l’inchiesta aveva portato a individuare due uomini valdelsani

Dopo la denuncia al commissariato di Poggibonsi della giovane, l’inchiesta aveva portato a individuare due uomini valdelsani

Siena, 21 maggio 2024 – C’è stata violenza sessuale. Un giovane ha abusato di una ragazzina, ancora minorenne ed ubriaca, dentro una macchina. In una calda notte di settembre, era il 2022, poco fuori da un noto locale notturno della Valdelsa. Ne sono convinti i giudici della Corte di appello di Firenze all’attenzione dei quali era stata portata una vicenda, a seguito della quale due giovani uomini erano finiti inizialmente in carcere perché mancava il braccialetto elettronico.

L’accusa era stupro di gruppo, le indagini condotte dagli uomini del commissariato di Poggibonsi a cui era stata denunciata la nottata da incubo vissuta dalla ragazzina. Il 6 luglio scorso i due imputati, H.O., 33 anni, difeso dagli avvocati Ilenia Cirino Groccia e Fausto Rugini, e S.M., 23 anni, assistito dallo studio legale di Tiziano Veltri, erano stati giudicati con rito abbreviato. Quest’ultimo venne condannato ad otto anni, l’altro imputato a 7 anni ed un mese. Oltre al risarcimento della parte civile, da definire in sede civile. La giovane era tutelata dall’avvocato Michele Cortazzo.

L’udienza di appello – fissata a seguito del ricorso dei difensori, una volta lette le motivazioni del gup Jacopo Rocchi – ha cambiato lo ’scenario’. Come detto, il reato di stupro di gruppo sarebbe stato derubricato in quello di violenza sessuale, di qui la condanna dimezzata, a 4 anni, per il 23enne. L’altro imputato, accusato del medesimo reato anche se era emerso che non avrebbe commesso atti sessuali con la ragazzina, all’epoca dei fatti minorenne, è stato assolto "per non aver commesso il fatto". L’uomo, presente all’udienza a Firenze, alla lettura della sentenza è apparso visibilmente commosso anche se aveva sempre professato la sua estraneità rispetto alla grave contestazione. Secondo l’accusa iniziale, infatti, avrebbe preordinato la condotta di violenza, dando poi un contributo morale ed un supporto verbale mentre veniva effettuata. "Siamo soddisfatti del risultato – si limitano a commentare gli avvocati Groccia e Rugini – , eravamo comunque convinti fin dal principio".

La procura di Siena aveva ricostruito i fatti, dopo la denuncia. L’abuso sessuale sarebbe stato commesso dentro una macchina approfittando del fatto che la minorenne era ubriaca. Dopo la violenza sarebbe stata riaccompagnata poco distante dalla sua abitazioni, in condizioni psico-fisiche pessime. Una volta ripresa dallo choc , circondata dall’affetto dei suoi cari, si era rivolta alla polizia, raccontando quello che ricordava. Poi l’inchiesta, l’analisi di oltre cento ore di filmati della videosorveglianza da parte degli investigatori che avevano consentito di di risalire ai due valdelsani. Il 19 novembre 2022 era scattato il blitz e le misure cautelari.