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Violenza di gruppo su studentessa Rifiutato il risarcimento di Portanova

L’offerta è stata formalizzata ieri dai difensori del calciatore e di suo zio in udienza preliminare. Depositati prima foto e video tratti dal profilo Instagram della giovane. Il 22 novembre la sentenza

di Laura Valdesi

SIENA

"Un risarcimento? Direi piuttosto una forma di condivisione di un dolore, così l’ho definita", spiega Gabriele Bordoni, difensore del calciatore del Genoa Manolo Portanova accusato di violenza di gruppo insieme allo zio Alessio Langella e all’amico Alessandro Cappiello. Spiega meglio il senso dell’offerta economica a nome dei primi due formalizzata ieri davanti al gup Ilaria Cornetti per la studentessa di 22 anni, ora parte civile. Si trattava di una cifra, sembra, fra i 20 e i 30mila euro. "Laddove la giovane esprime una sofferenza e la riconduce ad un contesto nel quale il mio assistito era presente, il solo fatto che quella sera, che doveva essere fra ragazzi e concludersi giovialmente ma è andata in ben altra direzione, pone da persona responsabile, adulta e seria di dire che se la ragazza ne ha ricavato un dolore cerco di corrisponderlo e condividerlo anche su un piano pragmatico. Altrimenti si torna ad una pacca sulla spalla", chiarisce l’avvocato Bordoni quando poco prima delle 14 termina l’udienza a porte chiuse. "Non so se verrà accettata, non rivolgete a me questa domanda", ribatte.

In aula l’avvocato Jacopo Meini, che segue la studentessa sin da quando scattò la denuncia a inizio estate 2021, aveva già rifiutato l’offerta riservandosi però di sentire la sua assistita. "Hai fatto benissimo", gli ha detto lei appena informata. "E’ già stato comunicato", conferma Meini con la collega Claudia Bini dell’Associazione ’Donna Chiama Donna’ che è parte civile. L’offerta era proposta ovviamente solo nei suoi confronti e non alle altre parti costituite.

Questo il piatto forte di un’udienza (non erano presenti né gli imputati, né la giovane) molto delicata perché le difese hanno messo nero su bianco le strategie. "Abbiamo formalizzato l’istanza per il rito abbreviato – conferma l’avvocato Bordoni – che era stata tante volte anticipata come il nostro orizzonte. Prima, però, abbiamo depositato documenti di recente formazione che ci sono sembrati interessanti affinché il giudice possa capire tutti i dettagli della vicenda che occorre comprendere non nelle linee grossolane, i dettagli fanno la verità. E abbiamo anche formalizzato un’offerta perché, visto che Manolo per primo ma anche Alessio, hanno dato conto di sincero dispiacere come ragazzi nei confronti di una loro coetanea per quello che avrebbe potuto recuperare di negativo in questa storia indipendentemente dal fatto di essere stati loro autori, tantomeno di essere censurabili alla stregua dei capi di imputazione. Il fatto di condividere il dolore fra giovani deve essere estrinsecato. Fare riferimento alle loro rispettive, personali sostanze facendo un’offerta credo che sia stato un gesto doveroso e concreto che dà conto di essere ragazzi perbene e leali. Se questo può incidere sulla decisione del giudice? Credo solo che dovrà essere valutata e assunta in relazione a moltissimi elementi che rispetto al condensato dell’ordinanza cautelare si è andato modificando, dal mio punto di osservazione, con una serie di dati ulteriori molto utili per decidere, compresi quelli depositati adesso. La differenza, ripeto, la fanno gli elementi di verifica che si possono ricavare da tanti atteggiamenti dello stesso soggetto, da consulenti che possono riferire il valore di una certa espressione piuttosto che di un determinato atteggiamento e di una certa pantomimica espressiva. Tutto ciò ritengo che possa aiutare il giudice a compiere una scelta che sarà molto impegnativa". Depositati ieri dalla difesa immagini tratte dal profilo Instagram della ragazza relativi all’ultimo mese. Anche alcuni video del concerto di Achille Lauro che ha postato.

"Sono sempre stato fiducioso", ribadisce l’avvocato Alessandro Betti che difende Alessio Langella annunciando che servirà l’intera giornata, il 22 novembre prossimo, a partire dalle 9, per consentire il rito abbreviato secco chiesto dal suo assistito e dal calciatore del Genoa. "Ad oggi l’intenzione è di discutere in udienza preliminare, poi se dovesse cambiare qualcosa valuterò al momento. Lascio sempre la porta aperta a tutto", annuncia l’avvocato Antonio Voce che difende Cappiello insieme alla collega Filomena D’Amora.