RICCARDO BRUNI
Cronaca

Vincenzo Galati ’Il redentore’ nelle vie di Siena

Presentazione alla Libreria Mondadori "La città è coprotagonista della storia".

Presentazione alla Libreria Mondadori "La città è coprotagonista della storia".

Presentazione alla Libreria Mondadori "La città è coprotagonista della storia".

C’è un serial killer, che si aggira tra i vicoli di Siena. E c’è un commissario, dal passato oscuro, che è chiamato a fermarlo. Il nuovo romanzo di Vincenzo Galati si intitola ‘Il redentore’ ed è pubblicato da Mursia. E sabato 10 alle 18 sarà presentato alla Libreria Mondadori di via Montanini, dove l’autore, genovese che da quasi vent’anni vive in provincia di Siena, sarà affiancato dal giornalista Riccardo Lorenzetti. "È un’indagine che si sviluppa su più livelli – anticipa l’autore – perché oltre a quella poliziesca, c’è anche quella nella mente criminale dell’assassino e infine quella introspettiva del protagonista".

Il commissario Malaspina è il personaggio cardine. "È un forestiero come me – racconta Galati – e guarda a Siena con la curiosità di chi viene da fuori. Si trova qui dopo aver girato l’Italia, intrecciando la carriera anche con casi reali noti. Nella storia si trova a dover entrare nella mente di un criminale feroce, ma per farlo deve prima fare i conti con il suo passato, dove si annida qualcosa che si lega ai delitti". Una storia ad alta tensione, che si svolge tutta a Siena. "Volevo che Siena non fosse uno sfondo – racconta l’autore – ma che diventasse una coprotagonista della storia, con le sue atmosfere, i suoi chiaroscuri che si intrecciano alla perfezione con quelli del romanzo ma anche con la storia cittadina che mi sono divertito a citare, qua e là, ricercando fatti da inserire nel tessuto della finzione".

Per il romanzo ha scelto la città, ma per la sua vita privata ha preferito la campagna. "Con mia moglie venivamo in vacanza nella campagna senese – racconta lo scrittore – e alla fine abbiamo deciso che non volevamo più vivere in città. Alla prima occasione, abbiamo cambiato vita e ci siamo trasferiti, prima in Val d’Elsa, ora in Val d’Orcia". Questo è il suo settimo romanzo, ma anche un punto di svolta. Perché Galati lascia i toni più leggeri, ironici, dei libri precedenti, per assumere quelli più cupi di una storia thriller. "Era da un po’ che avevo in mente questa storia – spiega l’autore – e a un certo punto arriva il momento che devi metterla giù. È stata una sfida, che mi ha appassionato e divertito. E anche il prossimo romanzo, che sto scrivendo, seguirà queste orme".

Riccardo Bruni