Vigilanza all’area di sosta ’Il Duomo’ "Il servizio prosegue solo di notte"

L’annuncio dell’assessore Tucci: "Sperimentazione dopo numerose segnalazioni, per evitare problemi di ordine pubblico. Il Comune ha attivato anche mediatori culturali e messo a disposizione struttura e mensa".

Vigilanza all’area di sosta ’Il Duomo’  "Il servizio prosegue solo di notte"
Vigilanza all’area di sosta ’Il Duomo’ "Il servizio prosegue solo di notte"

La vigilanza al parcheggio Il Duomo resta in via sperimentale per un’altra settimana, adesso solo nelle ore notturne. Ma resta una questione di numeri di richiedenti asilo, spinta in particolare dai pakistani, che per l’amministrazione comunale deve essere affrontata rapidamente. È l’assessore alla sicurezza Enrico Tucci a fare il punto della situazione dopo l’istituzione del servizio di sorveglianza al parcheggio ’Il Duomo’, dove da tempo pernottano cittadini pakistani in attesa di ottenere il permesso dai vicini uffici della questura. E questo anche dopo la messa a disposizione da parte del Comune dell’ex scuola di Montalbuccio.

"Si tratta di un servizio sperimentale – osserva Tucci – che, di fronte anche a numerose segnalazioni, l’amministrazione comunale ha deciso di avviare a tutela sia dei residenti, sia degli stessi extracomunitari, per evitare problematiche varie di ordine pubblico".

Tucci ricorda che "il Comune è fortemente impegnato, come dimostrano i sopralluoghi e i numerosi incontri con istituzioni e associazioni di volontariato. Il servizio nei primi giorni ha fatto registrare alcuna criticità. È chiaro come nel parcheggio si sia creata una situazione di difficile gestione di spazi comuni in un luogo all’interno del centro storico molto frequentato da residenti, cittadini, contradaioli e turisti". L’intervento, prosegue, ha riguardato anche l’attivazione di mediatori cultural, la struttura di Montalbuccio, un servizio mensa, in collaborazione con Dsu, Asp e Caritas, per l’accoglienza. "L’intento – osserva l’assessore – è prevenire qualsiasi problematica, anche se la situazione rimane di difficile gestione per l’impossibilità di prevedere i flussi".

Ma resta, afferma Tucci, il problema dei numeri: "È evidente a tutti che se a Siena e provincia sono presenti oltre 1200 immigrati, come nella Città metropolitana di Firenze che ha un numero quadruplo di residenti, mentre nelle altre province toscane si parla di numeri ben inferiori, senza una ridistribuzione corretta di queste persone avremo sempre problemi importanti. Riteniamo che si debba avviare quanto prima una seria riflessione in proposito a livello ministeriale e regionale".