ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Via libera alla nuova Rsa ’Pavone’. Non autosufficienti, ecco 80 posti

Autorizzazione del Comune per la trasformazione, entro gennaio l’attivazione dopo un iter lungo quattro anni

Via libera alla nuova Rsa ’Pavone’. Non autosufficienti, ecco 80 posti

Entro poche settimane, probabilmente già da fine gennaio, sarà riaperta del tutto la villa ’Il Pavone’ fuori porta Romana, trasformata da residenza per autosufficienti a residenza per non autosufficienti dalla ’Casa Sollievo network’. Un percorso avviato oltre tre anni fa e che all’epoca incontrò resistenze e polemiche a tutti i i livelli. Ora il Comune ha rilasciato l’autorizzazione che concede di fatto il via libera, salvo alcuni accorgimenti tecnici indicati dai Vigili del fuoco - relativi al piano della sicurezza - cui sarà dato adempimento, ma che per la proprietà non rappresentano un ostacolo.

Spariscono dunque, dall’offerta sul territorio senese, 85 posti per autosufficienti e ne compaiono 80 per non autosufficienti. Di questi circa una ventina saranno recuperati dagli attuali ospiti, gli altri andranno al momento sul mercato privato, in attesa della formalizzazione dell’accreditamento da parte della Regione. A quel punto, in base al meccanismo della libera scelta, chiunque potrà decidere di accedere al ’Pavone’, come a a qualsiasi altra struttura, anche con il voucher che nel giro di un paio di anni salirà fino a 59 euro al giorno.

L’operazione ha ricevuto il via libera formale anche dalla Società della salute senese, che a lungo aveva sospeso il proprio parere. All’avvio della trasformazione, tra il 2019 e il 2020, non era infatti stato espresso il parere, peraltro obbligatorio ma non vincolante. Ma l’assemblea dei sindaci, il 22 novembre 2019, aveva deliberato in merito al rilascio di più autorizzazioni che l’incremento di posti "potrebbe alterare l’equilibrio raggiunto ad oggi dal sistema dell’offerta residenziale per anziani non autosufficienti, nel rapporto pubblico/privato/titolo d’acquisto".

Il punto è proprio questo: Siena offriva poco meno di 800 posti letto nelle Rsa - quindi si tratta di un aumento secco dell’offerta di oltre il 10 cento, con l’operazione ’Pavone’ - a fronte dei 470 voucher ricavati dai circa dieci milioni di contributo regionale.

E il dibattito scoppiato tre anni fa, che vide in prima fila Pd e Cgil ma agitò molto anche l’allora dirigenza di Asp Città di Siena (Campansi, Boutini Bourke), fu incentrato sul rischio che un’offerta eccessiva di posti nel privato avrebbe rischiato di mettere in difficoltà la proposta pubblica.

"È una questione complessa – ammette Giuseppe Gugliotti, presidente della Società della salute senese – e per questo è rimasta ferma diverso tempo. Abbiamo valutato l’equilibrio tra numero dei posti e popolazione, considerando anche le tendenze demografiche all’invecchiamento del nostro territorio. E la riflessione è stata aiutata anche dalla richiesta arrivata dagli attuali ospiti della struttura, per questo la Società della salute ha considerato opportuno esprimersi favorevolmente sulla trasformazione di posti per autosufficienti in posti per non autosufficienti, come accaduto per altre richieste numericamente meno rilevanti".

Resta quel dubbio di tre anni sul rapporto pubblico-privato: "L’equilibrio è sottile e siamo convinti che l’investimento pubblico vada tutelato, ma a fronte di un aumento della domanda abbiamo ritenuto opportuno in questo caso esprimere un parere favorevole, anche perché si parla di posti già esistenti, sebbene trasformati, e non di nuova realizzazione", conclude Gugliotti.