REDAZIONE SIENA

Un senese alla guida del settimanale l’Espresso

Alessandro Rossi, ondaiolo, direttore della storica testata. Iniziò nel Nuovo corriere senese. poi la carriera in vari gruppi

E’ stato un blitz quello dell’editore dell’Espresso Danilo Iervolino. Pochi giorni fa ha deciso di licenziare Lirio Abbate da direttore del settimanale, che aveva preso il posto di Marco Damilano a giugno, dopo il passaggio di proprietà del settimanale dal gruppo Gedi alla società di Iervolino, che tra l’altro è presidente della Salernitana calcio.

L’aspetto senese della questione, il motivo per cui la raccontiamo in queste pagine, è che Iervolino ha nominato Alessandro Rossi, senese direttore dell’Espresso, il settimanale che ha fatto la storia dell’informazione politica in Italia. E che ha avuto come direttori Arrigo Benedetti, Eugenio Scalfari, Livio Zanetti e Claudio Rinaldi, per citare i più celebri. Nella prima redazione de l’Espresso il critico d’arte era Cesare Brandi, storico dell’arte senese e padre della Teoria del restauro, oltre che del sogno del Santa Maria.

Alessandro Rossi, senese, ondaiolo, ha iniziato la carriera giornalistica nel settimanale ’Il nuovo corriere senese’. Poi passò alla redazione fiorentina de l’Unità, dove rimase per diversi anni, prima di spiccare il volo professionale verso Milano. Per un breve periodo lavorò anche per Repubblica, fu un uomo di punta della galassia editoriale di Panerai e Milano Finanza. Con avventure societarie ed editoriali sia con Bloomberg che con siti di informazione on line. Tornò a Firenze, per dirigere il Corriere di Firenze, ora è diventato l’uomo di fiducia di Danilo Iervolino; da qualche anno dirige Forbes Italia ed è direttore editoriale del gruppo Bfc Media. Dovrebbe firmare il primo numero de l’Espresso da direttore la prossima settimana.

Ha una casa nel Chianti, dalle parti di Panzano, e suo figlio Alarico, storico e appassionato di Palio tra l’altro, è il data analyst della nazionale di calcio dell’Albania.