SIENA
Cronaca

Un seggio che fa gola al centrodestra, i nomi in pole position

Fra quelli in prima fila ci potrebbero essere Francesco Michelotti, ma anche Tiziana Nisini. Sull’altro versante ai nastri Scaramelli e Cenni

di Orlando Pacchiani

Due mesi al voto. Se oggi il governo Draghi non supererà l’esame della Camera si andrà alle urne il 25 settembre, normale quindi che siano già iniziate le grandi manovre in vista di un’ipotetica convocazione anticipata degli elettori. In uno scenario complicato dalla riduzione dei parlamentari che ha portato alla creazione di mega-collegi: non ci sarà più, per esempio, un deputato "senese", ma quello eletto nel collegio senese-grossetano, cosa che peraltro rende assolutamente contendibile e anzi potenzialmente orientato verso il centrodestra un seggio da sempre appannaggio del centrosinistra. Un nome in prima fila per essere in lista è quello di Francesco Michelotti (in foto), assessore all’Urbanistica e responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, da sempre al fianco di Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni.

Nel collegio uninominale potrebbe aspirare a una candidatura anche il vicesindaco di Grosseto Fabrizio Rossi, coordinatore regionale del partito. Incompatibilità formali con l’incarico in giunta non ci sono, per la candidatura, e si ricorderà che alle regionali era in lista con Toscana civica la collega Francesca Appolloni, poi rimasta al suo posto.

Sul piatto della bilancia interno il grande risultato di FdI alle regionali (18 per cento in città), ma la competizione è aperta, anche perché la Lega ambisce a riproporre il grossetano Mario Lolini, deputato e commissario regionale del partito. Sempre sul fronte Lega, Tiziana Nisini aspira a una ricandidatura, forte della sua prima esperienza da senatrice culminata nell’incarico di sottosegretario che attualmente ricopre. Divide le sue radici tra Siena e Arezzo, bisognerà capire come si comporrà il mosaico dei nuovi collegi elettorali. Per il centrosinistra la partita è più complicata del solito. Già Siena non era più un collegio scontato, ora l’accorpamento con Grosseto complica la situazione. Il segretario nazionale Pd, Enrico Letta potrebbe candidarsi nella sua Pisa, per il resto il partito non ha ancora affrontato la questione, anche perché ovviamente in queste ore le priorità sono altre. Ma sul tavolo ci saranno sicuramente le ipotesi del segretario provinciale Andrea Valenti, la valutazione sulla possibile deroga per Susanna Cenni, ora al terzo mandato ma membro della segreteria nazionale, la possibile proposta di Leonardo Marras, assessore regionale grossetano. In caso di rottura totale con i 5 Stelle (che potrebbero ricandidare Luca Migliorino) e quindi rinsaldamento con le componenti centriste, Italia Viva metterà sul tavolo il nome di Stefano Scaramelli, che già era stato ventilato per le suppletive che poi hanno visto la convergenza su Letta.