
Ieri intanto Tittia ha fatto il bis conquistando per il secondo anno consecutivo con Beniamino il Gran Premio Nazionale Anglo arabo a Roma
di Laura ValdesiSIENAL’urlo di Andrea Coghe è la ’fotografia’ (ma non l’unica) della giornata. Il fantino ha calato il tris di successi (su 7 corse) nella sua Monteroni su Elly, Brughel e Cicala, arrivando poi terzo nell’ultima batteria con Dolcecomelanutella. "Cosa ho urlato all’arrivo della terza? ’Grande Brughelino!’. Qui non aveva mai vinto, era la prima volta che ci correva", racconta montando in groppa al cavallo del cuore anche il figlio Alberto. "Ha un bel motore", aggiunge sottolineando la positiva giornata di corse. Finalmente, dopo tanti stop per il meteo. Niente pioggia, sole e dirigenti al ’pezzo’ nonostante l’incognita estrazione impedisca di sbilanciarsi.
Coghe dunque in evidenza ma la giornata ha raccontato anche la strepitosa vittoria di Alessio Giannetti su Eletha (4° corsa), fantino che in questo inizio di stagione è grintoso ed efficace. E che arriva secondo su Euskaldi della scuderia di Scompiglio che lo incita a bordo pista. Sempre secondo rispettivamente su Nino da Clodia ed Esperance nelle due batterie del mattino. Bella zampata poi nella corsa di chiusura, la settima, di Michel Putzu su Daredevil di Marcello Roti che brilla di felicità. Molto battagliata, proprio come piace ai dirigenti. "Sono partito davanti, poi mi ha attaccato Andrea che oggi (ieri, ndr) era in gran forma ma alla fine l’ho spuntata. Bello, preciso, un pochino inesperto, è la seconda corsa per Daredevil. Però viene su molto bene. ’Mi hai fatto un bel regalo’, ha detto Roti a fine corsa. ’Me l’hai fatto tu - ho risposto - a farmelo montare’". Putzu cancella così la grande paura di Piancastagnaio quando ha perso i sensi nella caduta di cui non ricorda niente, venendo trasportato prima all’ospedale di Abbadia e poi al policlinico di Siena.
Unico brivido della giornata proprio nell’ultima corsa: cade Niccolò Chiara da Att’Acconzas che continua a galoppare ma poi all’improvviso inverte la direzione: tutto finisce bene. Per la cronaca, oltre alle tre vittorie di Coghe e quelle di Giannetti e Putzu, al mattino, nella seconda batteria, ha trionfato d’imperio Alessandro Cersosimo, che sta attraversando un bel momento, su Ziculitth. Mentre l’atteso Anacleto, che dovrebbe andare ad Asti, condotto da Stefano Piras ha solo provato la partenza. Il fantino (vedi articolo a fianco) ha poi vinto con Diamante grigio. Si assiste, in linea generale, ad una crescita del livello di prestazioni dei giovani che vogliono emergere e anche di chi ha già corso in Piazza, vedi Federico Guglielmi che ha agguantato il secondo posto nella sesta corsa su Compilation. Dove in testa era andato Sandro Chiti su Veranu, anche se buon terzo, al termine dell’inseguimento, è giunto Marco Bitti su Babilonias. Quanto a grinta ce l’ha messa da vendere Dino Pes nella quarta corsa dove è secondo su Excalibur al termine di una bella rimonta, buon terzo Francesco Caria su Entu Debardu. Andrea Chessa su Venabella ha dimostrato di esserci andando in testa, costretto da Coghe su Brughel ad accontentarsi di un posto sul podio.
Tanti i colloqui – anche lunghi ed intensi - fra i capitani che corrono e quelli che invece attendono l’estrazione. A bordo pista c’era, fin dal mattino, Dario Zedde, 10 mesi, con babbo Giuseppe che ieri non ha montato e mamma Federica a cui assomiglia sempre di più. "In casa non ci sta volentieri, se lo porti fuori e lo metti davanti ad un cavallo è già tranquillo", dice mentre lo imbocca.