MARCO BROGI
Cronaca

Un clamoroso giro di fatture false. Sequestrati 7milioni e 300mila euro

Operazione della Guardia di Finanza che ha eseguito quattro misure cautelari interdittive di 12 mesi

Importante operazione della Guardia di Finanza con epicentro in Valdelsa

Importante operazione della Guardia di Finanza con epicentro in Valdelsa

Un clamoroso giro di fatture false con epicentro la Valdelsa per gonfiare i bilanci di quattro società e intascare così finanziamenti pubblici da banche e finanziarie della nostra provincia. Nell’ambito dell’indagine, che ha portato al sequestro preventivo di 7 milioni e 300 mila euro, tutti soldi pubblici intascati irregolarmente, il comando provinciale della Guardia di Finanza ha eseguito quattro misure cautelari interdittive per la durata di 12 mesi nei confronti di altrettanti imprenditori. Misure che di fatto vietano di esercitare attività imprenditoriali e professionali, e arrivate nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolte cinque persone per i reati di truffa aggravata volta a ottenere erogazioni pubbliche, false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta. Ed è proprio sull’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato che lo scorso 18 settembre le Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro preventivo per 7,3 milioni di euro. Accogliendo la richiesta del Pubblico ministero, il Gip del Tribunale di Siena ha successivamente disposto le quattro misure cautelare interdittive.

"Gli accertamenti effettuati dalla Tenenza di Poggibonsi, consistiti nell’esame dei documenti contabili, ricostruzione dei flussi finanziari, consultazione delle banche dati e sopralluoghi – spiega il comando provinciale della Finanza- hanno consentito di ipotizzare un vorticoso giro di fatture ritenute false e la conseguente alterazione dei bilanci di quattro società per simulare un’inesistente situazione di floridezza economica e così percepire indebitamente finanziamenti a garanzia pubblica, per oltre sette milioni di euro. Le risorse ottenute non sarebbero state tuttavia né utilizzate per attuare l’interesse pubblico sotteso all’erogazione né restituite ai finanziatori, che hanno pertanto attivato la garanzia statale del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, la cui finalità è agevolare l’accesso al credito mediante la concessione di una garanzia pubblica che spesso sostituisce le garanzie reali presentate dalle imprese". Guardia di Finanza, dunque, ancora in prima linea nella lotta agli illeciti nel settore della spesa pubblica e costantemente impegnata nella vigilanza sul corretto impiego dei finanziamenti pubblici nazionali e dell’Unione Europea.