REDAZIONE SIENA

’Un autunno d’agosto’ a La Terrazza Giovedì ospite la direttrice Pini

Doppio evento per il ciclo di incontri a San Casciano dei Bagni: apertura con ’Il tesoro di Putin’ di Iacoboni e Paolucci, poi la presentazione del libro incentrato sulla strage nazista di San Terenzo Monti .

Doppio appuntamento a La Terrazza di San Casciano dei Bagni, giovedì 17. Alle 17.30, la giornalista Eva Giovannini incontra i colleghi Jacopo Iacoboni, La Stampa, e Gianluca Paolucci, Verità e Affari, autori del libro-inchiesta ’Il tesoro di Putin’ (Laterza). A seguire, alle ore 18.30 sarà sulla panchina del borgo Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, per presentare il suo romanzo civile ’Un autunno d’agosto’ (Chiarelettere) con Pino Di Blasio, caporedattore de La Nazione Siena.

In un intenso pomeriggio di approfondimenti sono quindi abbinate le due principali implicazioni delle guerre di tutte le epoche: gli affari e gli affetti. II primo incontro verte infatti sulla ricchezza accumulata da Putin e ricostruita puntualmente da Jacopo Iacoboni e dal collega ‘orgogliosamente valdorciano’ Gianluca Paolucci; a intervistarli sarà l’inviata e conduttrice Rai Eva Giovannini. Nel saggio di recente pubblicazione ’Il tesoro di Putin’, gli autori ricostruiscono le trame oscure che legano il patrimonio e gli interessi politici e finanziari di Vladimir Putin alle reti personali e affaristiche dei suoi fedelissimi, in una mappa estesa da Mosca all’Europa tutta e oltre.

È ambientata in un’altra tragedia bellica, il secondo conflitto mondiale, la vicenda narrata da Agnese Pini nel suo ’Un autunno d’agosto’, che ricostruisce in forma di romanzo l’eccidio nazifascista che ha colpito la sua famiglia: una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura.

Sarà Pino Di Blasio a confrontarsi con la direttrice che tratteggia la storia dei suoi cari, una narrazione che ha sentito fin da piccola e che ha capito essere quanto mai attuale con la guerra Ucraina: "Certi orrori – sottolinea Agnese Pini – si perpetuano sempre identici, al di là delle latitudini e degli anni; questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio".