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Ultimo giorno di scuola. Mia saluta la ’Pascoli’: "Ha trovato amici e maestre preparate"

Il padre Mirko: "Eravamo timorosi, ma l’ambiente è stato inclusivo. Per ringraziare tutti abbiamo donato una piccola libreria alla scuola. Un piccolo gesto per contraccambiare quanto è stato fatto per noi".

Il padre Mirko: "Eravamo timorosi, ma l’ambiente è stato inclusivo. Per ringraziare tutti abbiamo donato una piccola libreria alla scuola. Un piccolo gesto per contraccambiare quanto è stato fatto per noi".

Il padre Mirko: "Eravamo timorosi, ma l’ambiente è stato inclusivo. Per ringraziare tutti abbiamo donato una piccola libreria alla scuola. Un piccolo gesto per contraccambiare quanto è stato fatto per noi".

È una storia di forza ma anche di inclusione quella di Mia Brogioni, figlia di mamma russa e babbo senese, affetta da sindrome di Rett. Già durante il 2020, Mia era riuscita ad ottenere un grande risultato: nonostante la malattia rendesse molto complesso il movimento, insieme al papà Mirko, aveva percorso ben 1028 km. Un record per chiunque, ma ancora di più per una bambina di sette anni come Mia. Venerdì ha terminato le elementari e si prepara a vivere vacanze di mare e relax, in attesa di un fratellino che arriverà a settembre, come ci ha raccontato il padre.

Prima di tutto, come sta Mia?

"Posso dire con felicità che sta bene, venerdì era l’ultimo giorno di scuola e ora si prepara a godersi le vacanze. È molto serena".

Mirko, cosa ricorda con più piacere dell’esperienza del 2020 in piena pandemia?

"Siamo riusciti a ottenere un permesso speciale dall’Asl così che Mia potesse camminare, perché per via della sua situazione ne aveva grande necessità. Ricordo che dopo qualche giorno, le forze dell’ordine ormai si erano abituate alla nostra presenza e ci salutavano con gentilezza. Il giorno più bello è stato sicuramente quello in cui abbiamo festeggiato i 1028 km percorsi da Mia regalandole una medaglia. Lei era orgogliosissima".

A settembre 2020 Mia ha iniziato le scuole elementari. Come ha vissuto questi anni?

"Mia ha vissuto questi anni in maniera molto positiva. Ha avuto la fortuna, alla ’Pascoli’, di trovare un ambiente accogliente e inclusivo. Le maestre conoscevano già la patologia e sono riuscite a gestire la situazione perfettamente. Anche a livello di ambiente, la scuola è stata preparata per accogliere Mia. Ad esempio, la sua classe è sempre stata al piano terra così che non dovesse salire le scale. Anche i bambini l’hanno accolta in maniera positiva".

E per voi genitori com’è stato l’inizio delle elementari? Eravate preoccupati o fiduciosi?

"Inizialmente eravamo molto preoccupati, anche perché Mia ha iniziato le elementari durante la pandemia. Le elementari si presentavano come una grande sfida: nuove situazioni, nuovi spazi, nuovi compagni di classe. Sia al nido che alla scuola dell’infanzia era stato complesso per lei gestire i rapporti di amicizia con gli altri bambini, quindi anche questo ci preoccupava molto. Non avevamo troppe speranze che le cose potessero andar bene e che nella vita di Mia potessero apparire degli amici".

E invece, cos’è successo?

"Oltre alla grande competenza dei docenti della ’Pascoli’, la chiave è stata Peppa Pig. È il personaggio dei cartoni animati preferito di Mia e per sentirsi più sicura ha iniziato a portare i libri a scuola. Proprio attraverso questi libri, gli altri bambini hanno iniziato ad avvicinarsi a lei: le leggevano qualche pagina, cercavano di farle compagnia. Dal 2020 a oggi le hanno fatto moltissimi regali e così abbiamo pensato a un piccolo progetto per ringraziarli della solidarietà e della vicinanza".

Di che si tratta?

"Abbiamo istallato una piccola libreria all’interno della scuola, dove i bambini possono riporre giochi e libri da utilizzare insieme. È un piccolo gesto per mostrare la nostra gratitudine per quanto è stato fatto per Mia in questi anni".

E dopo l’estate?

"La nostra preoccupazione adesso è fare il cambio dalle elementari alla scuola media. Mia da settembre andrà alla ’Mattioli’. La scuola ci ha garantito che ci aiuteranno nel rendere agevole il passaggio. Speriamo di poter vivere con tranquillità anche nei prossimi anni".

Grazia Sanfilippo