
La vittima Cristina Macrellino, 31 anni
Siena, 16 giugno 2020 - «La famiglia di Cristina Macrellino è distrutta dal dolore. E a prescindere dall’eventuale costituzione di parte civile attende di capire cosa è successo il 31 dicembre sulla Cassia. Di conoscere l’esatta dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita la giovane", spiega l’avvocato Michele Nigro. Che segue per conto della famiglia l’inchiesta della procura sul drammatico incidente mortale avvenuto nel tratto che da Siena porta a Monteriggioni e di qui all’Autopalio. E che trasformò in tragedia l’ultimo giorno dell’anno per la 31enne di Prato, laureata in psicologia e in cerca di lavoro. Un dramma avvenuto davanti agli occhi del fidanzato con cui aveva visitato poco prima il castello di Monteriggioni.
Una verità, quella attesa dalla famiglia di Cristina Macrellino, che la procura ha ricostruito. Perché è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini all’uomo di 63 anni di Colle Val d’Elsa al volante dell’auto che travolse la giovane, alle 18,30 del 31 dicembre dello scorso anno. Resta ferma per il pm Nicola Marini l’accusa di omicidio stradale, anche dopo la consulenza tecnica svolta dall’ingegner Massa sul luogo dell’incidente, chiudendo addirittura la Cassia per poterla effettuare. E ricreando le identiche condizioni di visibilità e di luce del 31 dicembre, quando Cristina e il fidanzato camminavano lungo la strada. Non c’è marciapiede in quel tratto ma solo una striscia di erba costeggiata da un muretto.
Certo è che al conducente, titolare di un’attività proprio nel castello di Monteriggioni, che aveva appena chiuso per tornare a casa per festeggiare San Silvestro, non sono state contestate le aggravanti. Non aveva bevuto, era perfettamente sobrio. Nè risulta che abbia assunto altre sostanze. Ora avrà 20 giorni di tempo per decidere le mosse insieme al suo difensore Mirko Mecacci. Per valutare se depositare memorie o consulenze con il contributo dell’ingegner Silvio Magni. Resta il dolore della famiglia che invoca chiarezza. Ma non è certo facile anche per l’automobilista sopportare il peso di quanto accaduto neppure sei mesi fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA