Truffatori nel mirino: 5 denunciati Da finti venditori e falsi bancari

I carabinieri di Siena e di Monteroni d’Arbia hanno segnalato alla procura chi faceva i raggiri

Sono quattro gli episodi di truffa online scoperti dai Carabinieri delle Stazioni di Siena e di Monteroni d’Arbia. I truffatori sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Cinque le denunce in tutto. Il primo episodio riguarda un 50enne senese che aveva sporto una denuncia contro ignoti. Ai Carabinieri aveva detto di aver visionato l’annuncio di vendita di un box prefabbricato da 1.700 euro, postato su un sito commerciale on line, decidendo di contattare telefonicamente il venditore. Quest’ultimo, dopo aver comunicato i dati della propria carta prepagata, convinceva la vittima a farsi accreditare 300 euro quale acconto per la compravendita per poi rendersi irreperibile. A seguito delle indagini ad essere denunciato per truffa è stato un 23enne di Napoli. Brutta avventura anche per un 40enne di Siena che ha versato la somma di 300 euro, quale acconto, per l’acquisto di una Playstation 5, postata su un sito di vendita on line, mai ricevuta. Le indagini hanno permesso di risalire ai due autori della truffa: un 58enne e un 22enne originari di Catania che sono stati denunciati in concorso. Allo stesso modo è caduto vittima di truffa l’amministratore di una società di costruzioni senese che, dopo aver visionato su un sito commerciale l’annuncio di vendita di un escavatore per piccole lavorazioni, ha contattato il presunto venditore e, come richiesto da quest’ultimo, ha versato 2.500 euro sul conto corrente. Rivoltosi ai Carabinieri della Stazione di Monteroni d’Arbia ha raccontato di essere finito nella trappola di un raggiro e che il finto venditore si era reso irreperibile. I Carabinieri hanno denunciato una 22enne di Chianciano per truffa. Il quarto caso riguarda il cosiddetto fenomeno dello "smishing". A rimanerne vittima è stato un 56enne residente a Siena che, dopo aver ricevuto la telefonata da parte di un finto operatore della sua banca che gli prospettava problematiche del servizio on line, veniva indotto da quest’ultimo a cancellare e poi reinstallare l’app dell’istituto di credito. A questo punto alla vittima veniva richiesto di fornire i suoi dati sensibili e le credenziali di accesso. Mediante raggiro veniva indotto ad eseguire un bonifico di 10.000 euro su un conto corrente, al fine di verificare la funzionalità del servizio. Resosi conto dell’inganno si è poi rivolto ai Carabinieri. Dopo un’indagine lampo, i militari sono risaliti all’autore 52enne, residente a Rovigo, che è stato denunciato per truffa.