
Nella delegazione al tavolo di Rfi, Sonnini di Chiusi: "Stazioni intermedie presìdi per i nostri territori"
C’era anche il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini, nella delegazione di sindaci di Umbria, Toscana e Lazio che ieri è salita in treno in direzione Roma, per richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali e dei vertici di Trenitalia, Rfi e dell’Autorità di regolazione dei Trasporti sulle problematiche della linea ferroviaria Firenze-Roma che stanno provocando disagi quotidiani a migliaia di cittadini. I rappresentanti delle amministrazioni comunali, indossando la fascia tricolore, si sono diretti in piazza della Croce Rossa, sede di Trenitalia, dove hanno organizzato un sit-in simbolico."Abbiamo avuto la possibilità di rappresentare le esigenze dei cittadini e i problemi che stanno riscontrando per i servizi ferroviari – dice il sindaco Sonnini – . Ci è stato spiegato quali sono i problemi ma è anche vero che stiamo cercando di costruire un tavolo per i prossimi mesi che ci dia la possibilità di avere delle interlocuzioni. Sul tavolo problemi contingenti come quello dell’intercity 598. Allo stesso tempo bisogna creare le condizioni per analizzare le prospettive future delle stazioni intermedie che rappresentano un servizio fondamentale per le città in cui si trovano ma anche per un’area vasta di cittadini che hanno la necessità e il diritto alla mobilità". Puntuali dunque le richieste presentate al tavolo di Rfi: una deroga alla delibera dell’Autorità di regolazione dei trasporti, che consente da gennaio 2026 l’uso della linea direttissima per Roma solo ai treni in grado di superare i 200 km/h; ma anche il pressing sulle Regioni affinché gli investimenti su treni veloci vengano portati a compimento e, soprattutto, parte di quei convogli vengano destinati ai collegamenti per Roma, così da far viaggiare i pendolari a oltre 200 km/h e quindi scongiurare il dirottamento sulla linea lenta.
"Siamo sindaci di sensibilità politiche diverse - affermano - ma tutti uniti nella difesa del diritto alla mobilità e della qualità di vita di migliaia di nostri concittadini che ogni giorno si spostano per motivi di studio e di lavoro. Servono trasporti efficienti anche per rendere più attrattivi i nostri territori e contrastare lo spopolamento. Alle Regioni Umbria, Toscana e Lazio chiediamo una strategia condivisa e concreta che garantisca pari dignità a tutti i territori e al Ministero, ad Art, Trenitalia e Rfi di rivedere le decisioni che già oggi stanno penalizzando oltremodo le nostre comunità, e quelle future che rischiano di andare nella direzione di far arretrare i servizi anziché svilupparli, potenziarli e renderli più accessibili".