Tra Avi.Coop e sindacati è rottura: "Stato di agitazione dei lavoratori"

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Siena richiedono l’intervento delle istituzioni dopo un incontro inconcludente

Tra Avi.Coop e sindacati è rottura: "Stato di agitazione dei lavoratori"

Tra Avi.Coop e sindacati è rottura: "Stato di agitazione dei lavoratori"

E’ rottura tra i sindacati e i vertici di Avi.Coop di Monteriggioni, azienda del Gruppo Amadori con oltre 200 dipendenti. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Siena annunciano lo stato di agitazione e richiedono l’intervento delle istituzioni.

A preoccupare le organizzazioni sindacali, la tenuta occupazionale dello stabilimento di macellazione e confezionamento tacchini, una delle più grandi realtà produttive del settore avicolo nella provincia di Siena. Cgil, Cisl, Uil, Rsu e i lavoratori "esprimono il proprio risentimento – si legge in una nota – in riferimento all’incontro avvenuto ieri, assolutamente inconcludente e privo di contenuti. Crediamo che questa modalità sia deleteria e irrispettosa. Per questo motivo, a seguito dell’assemblea che si è svolta ieri, proclamiamo lo stato di agitazione di tutti i lavoratori dello stabilimento di Monteriggioni". E infine: "Riteniamo sia indispensabile- concludono i sindacati- che questa vicenda, per i connotati che sta assumendo, debba vedere il coinvolgimento delle Istituzioni che ci riserveremo di attivare immediatamente". Come dire, insomma, che l’incontro tra rappresentanti dei sindacati e proprietà non solo non ha prodotto risultati concreti, ma ha finito per rendere ancora più teso il rapporto tra le due parti, al punto che gli stessi sindacati sollecitano un intervento delle istituzioni per favorire una soluzione che al momento, purtroppo, sembra piuttosto lontana. E questo crea una certa ansia, soprattutto tra i 200 e passa lavoratori di un’azienda la cui forza occupazionale ha un forte impatto sia sulla zona di Siena che sulla Valdelsa. Sono diversi giorni ormai che le organizzazioni sindacali parlano di futuro a rischio per i dipendenti e riferiscono di incontri senza esito con i vertici dell’azienda. Nell’ultimo confronto la situazione è precipitata e si è arrivati alla rottura e alla proclamazione dello stato di agitazione.

Nelle prossime ore, stando a quanto reso noto sempre nella giornata di ieri dalle organizzazioni sindacali, dovrebbero scendere in campo le istituzioni nel tentativo di individuare uno spiraglio in una vertenza che prima si risolve e meglio è. Per i dipendenti dell’azienda e per l’economia del nostro territorio, che di tutto ha bisogno tranne che di crisi aziendali.