di Massimo Cherubini
Partecipanti da record, risultati che premiano anche un tiratore, Matteo Santi, degli ’Arcieri di Montalcino’. Un risultato che dà valore aggiunto al grande lavoro svolto da Gino Antonio Focacci (cinque titoli italiani, per due anni detentore del record junior del mondo) che della Compagnia Arcieri di Montalcino è presidente. "Aver scelto l’area del Parco museo minerario di Abbadia - dice - si è rivelata vincente. A questa edizione dei campionati nazionali si è registrato il più alto numero di partecipanti, circa 500. Poi la location ha riscosso un grande apprezzamento. Belle e suggestive le aree del perimetro, ottimi gli allestimenti. Straordinari i tiri della fase finale che sono stati eseguiti nell’area del Pozzo Garibaldi. E’ stato uno sforzo organizzativo straordinario, ampiamente compensato dagli apprezzamenti unanimi". Focacci racconta anche com’è nata l’idea di far disputare questo campionato italiano nell’area del Parco Museo Minerario. "Due anni fa ebbi l’onore di ricevere la visita del presidente della Federazione Mario Scarzella e del segretario generale del Coni Fabbricucci. Andammo a pranzo a Bagno Vignoni e da qui nacque l’idea di svolgere in Val d’Orcia il campionato italiano. Siamo andati sull’Amiata e nell’area del Parco Museo Minerario abbiamo realizzato una straordinaria location". Molti gli atleti di squadre sportive militari, molti i big della disciplina che si sono confermati. Per Abbadia San Salvatore, per l’amministrazione comunale, che ha visto l’assessore Niccolò Volpini co con delega allo sport, fortemente impegnato un grande risultato: l’aver tratto, dalle 60mila frecce tirate, un grande contributo al turismo.