
Gli operai sono tornati a ’occupare’ il cantiere allestito sul tetto della scuola primaria ’Rodari’ a Castellina Scalo: chiedono di essere pagati
Gli operai sono tornati sul tetto della scuola elementare ’Gianni Rodari’ a Castellina Scalo per protestare. Da quattro mesi non percepiscono lo stipendio, quindi hanno deciso di ’occupare’ il cantiere allestito per i lavori di adeguamento sismico, che stanno eseguendo per una ditta in sub appalto.
Il giorno prima della Festa dei lavoratori, avevano manifestato il proprio malessere dal tetto della scuola primaria, percuotendo gli attrezzi edili in modo da attrarre l’attenzione. Sul posto erano arrivate le forze dell’ordine, che avevano tentato di far scendere la decina di operai e di portarli a più miti consigli. In serata la trattativa aveva avuto successo e i manifestanti avevano abbandonato il cantiere. Il colpo di scena è arrivato ieri sera quando, terminato l’orario di lavoro, gli operai si sono rifiutati di scendere dal tetto, annunciando: "Rimarremo qui a oltranza, finché non verremo pagati". Poi hanno acceso il fuoco per riscaldarsi, minacciando: "Stanotte non si dormirà... " (in riferimento al rumore creato con gli attrezzi edili).
Sul posto, anche ieri sera, l’ex sindaco e consigliera di opposizione Raffaella Senesi (lista ’Per Monteriggioni’), allertata dai residenti. "In Consiglio comunale non è stato detto nulla, ma vogliamo sperare che da parte del Comune venga messa in atto ogni possibile azione, affinchè la situazione torni alla normalità e i lavori possano ripartire nel più breve tempo – ha affermato Senesi –. Esprimiamo solidarietà ai dipendenti in agitazione e preoccupazione per la sospensione dei lavori, che comporterà ritardi nella conclusione e quindi nella ripresa della vita scolastica".