
Soddisfazione anche per il Bruco. Scelta rapida dei capitani. Le uscite di Piazza dei dieci popoli con il barbero appena assegnato.
L’urlo della Tartuca apre la Tratta, la soddisfazione più moderata (ma surrogata più tardi dalla composizione dell’accoppiata) del Bruco la chiude. Una mattinata nella quale i tempi si sono, di per sé, accelerati: dallo svolgimento rapido delle cinque batterie senza alcun intoppo, alla scelta più veloce del solito da parte dei capitani, all’assegnazione con un lotto di cavalli considerato livellato in alto (tranne l’annunciata esclusione di Anda e Bola.
Si parte subito da Zio Frac, l’unico con due vittorie sul tufo, andato appunto in Castelvecchio. Poi la Selva con Zenis, il Valdimontone con Comancio e di nuovo un’esplosione di gioia, questa volta della Chiocciola che ottiene in sorte Tale e Quale, l’altro cavallo vittorioso del lotto.
Quindi è il momento degli esordienti: Diodoro all’Oca, Diosu de Campeda al Drago, prima di una nuova esultanza, questa volta della Lupa che esce di Piazza con Ares Elce, due presenze fin qui senza vittoria ma considerato tra i possibili favoriti.
Subito dopo il terzo esordiente, Dorotea Dimmonia, va all’Istrice. Quindi le fasi dell’assegnazione si chiudono con Arestetulesu alla Pantera e Viso d’Angelo, sei presenze senza vittoria in carriera, che viene assegnato al Bruco. Suonano le chiarine, si torna in Contrada, è il momento della scelta dei fantini destinata per lo più a completarsi in pochissimo tempo.
O.P.